New York

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Lo guardo ma lui non fa lo stesso quindi mi arrendo e ascolto Jessica raccontarmi quanto è carino il ragazzo che ci ha dato la chiave della stanza.

<<Questo è il piano>> ci annuncia Carl.

Mi piazzo davanti alla porta e con le chiavi faccio un paio di giri di nella serratura.

La stanza puzza di qualche erba aromatica che non riconosco ed è tutta arredata in stile moderno.

<<Ci sono solo due letti matrimoniali e uno singolo, come ci organizziamo?>> domanda Jessica.

Luke senza stare ad ascoltarla si lancia su uno dei letti e si distende comodamente.

<<Beh una di voi tre belle donzelle potrebbe venire a farmi compagnia qua e godersi una notte con il sottoscritto>> si mette seduto sul letto con la sigaretta spenta ancora in bocca.

<<Piuttosto dormo nel frigorifero>> Juliette si sfila i tacchi appoggiandoli da una parte della stanza e si fa strada verso un'altro letto.

<<Proporrei noi tre femmine in un letto e i maschi nell'altro>> mi giro verso il resto del gruppo e ci troviamo tutti in accordo.

Non saprei quanto potrebbe essere imbarazzante svegliarsi la mattina tutti insieme separati solo da un muro, ma è per una giusta causa.

Ci cambiamo tutti in fretta e ci infiliamo nei letti.

Dopo un continuo camminare e stare in piedi la sensazione di morbido e completo relax è sollevante.

<<Io non ho pensato di chiederlo prima ma, come mai siamo qui?>> le luci sono ormai spente ma Juliette interrompe il nostro tentativo di dormire.

Bisbiglia quindi le uniche che riusciamo a sentirla siamo io e Jessica.

<<Per mia madre, credo, in realtà non sono sicura nemmeno io del perché>> dopo una breve paura di riflessione le rispondo.

<<Oh...e cosa le è successo?>> speravo non mi ponesse questa domanda ma era inevitabile.

<<È morta tredici anni fa in un incidente stradale anche se attualmente ho qualche dubbio sulla causa della sua scomparsa>> concludo.

<<Mi dispiace, posso capire>> si risistema tra le coperte e non me la sento di chiederle perché può capire un dolore così grande.

Sono la prima a svegliarmi alle prime luci dell'alba, non entra uno spiraglio di luce nella stanza eppure la mia testa è abituata a svegliarsi appena il sole sorge.

Mi alzo cercando di non svegliare le altre e dirigendomi in cucina passo davanti al letto di Carl, Luke e Jack; ma Jack non c'è.

Non può essersene andato.

Non può farmi una cosa così.

Poi giro la testa e lo vedo dormiente sul letto singolo nella stanza accanto.

Faccio un respiro di sollievo e mi avvicino a lui.

Dorme ma non emette alcuni tipo di rumore, dorme così beatamente che è la prima volta che lo vedo rilassato completamente.

Non so per quale tipo di impulso ma muovo il braccio verso di lui e gli sposto una ciocca di capelli dalla fronte.

Amore e odioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora