Leggo e rileggo il nome di mia madre su quel foglio e mi sembra impossibile che il suo nome si trovi scritto in un documento custodito segretamente da un'associazione mafiosa.<<Sophie dobbiamo andare>> la voce di Jack mi suona lontana mentre la mia mente è completamente persa in quelle parole stampate su carta.
Lily Bennet.
Mamma, mamma cosa ti hanno fatto?
<<Sophie!>> Jack mi strattona un braccio ed io mi risveglio immediatamente.
Guardo il corridoio di fronte a me illuminato dalla luca di una torcia.
Sta arrivando qualcuno.
<<Cazzo>> mi abbasso sotto alla scrivania e tiro giù con me Jack.
<<Cosa facciamo?>> sussurro mentre la luce della torcia si fa strada sempre di più verso la stanza in cui ci troviamo.
<<Segui me, sono scappato altre volte dagli sbirri>> si vanta avvicinandosi al bordo della scrivania.
<<Sai dubito che questi siano sbirri, ma decisamente peggio>> il cuore mi batte freneticamente in petto.
<<Ti do io il via, dopodiché corri, corri come se non ci fosse un domani>> la luce della torcia ha praticamente raggiunto la porta.
<<Hai capito, Sophie?>> si gira a guardarmi e nei suoi occhi leggo paura, ma più che per se stesso per me.
Borbotto un si perché l'unica cosa che sento è il battito del mio cuore e poi lui che mi afferra la mano.
Non lo sento nemmeno dire via, forse nemmeno l'ha detto, ma mi tira con forza incitandomi ad iniziare a correre.
Non mi preoccupo nemmeno della luce della torcia, ormai dentro la stanza, che punta proprio noi.
Con una mano tiro su il lembo del vestito che tocca il terreno e con l'altra stringo quella di Jack.
Corro come se non ci fosse un domani, esattamente come ha detto Jack, le gambe tremano per l'ansia ma allo stesso tempo non sono mai state così solide e pronte per correre.
Ci fermiamo sulle scale e ci guardiamo con la bocca aperta nel tentativo di recuperare fiato.
Gli sorrido portandomi una mano sul cuore, perché anche in una questa situazione penso sia il ragazzo più bello che io abbia mai visto.
Mi sorride anche lui ed è il sorriso più vero e bello capace di scaldarmi il cuore.
Mi giro quando una luce dietro di noi ricomincia ad essere chiara e lo guardo impanicata.
Mi stringe più forte la mano ed inizia a scendere le scale frettolosamente.
Lo seguo anche se con i tacchi in qualche gradino rischio di perdere l'equilibrio.
Ai piedi delle scale la folla fa da muro e siamo costretti a farci spazio a mo di gomitate e calci.
Mentre lui crea una strada per entrambi io mi giro e guardo il nostro inseguitore.
È un'uomo di mezz'età con i capelli grigi ed una barba folta che gli dà un'aria autoritaria.
Ha un fisico robusto, braccia muscolose e spalle larghe probabilmente allenato e sferrare pugni a chiunque gli blocchi la strada.
Ci cerca tra la gente ma io tengo la testa bassa e Jack è girato dall'altra parte quindi non riesce ad individuarci.
Poi mi vengono in mente gli altri ma mi chiedo se c'è effettivamente tempo per avvertirli.

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Amore e odio
أدب نسائيSophie ha avuto un'infanzia memorabile nella grande città di Manchester finché alla tenera età di cinque anni non ha perso sua madre in un incidente stradale. Suo padre ha sempre lavorato molto e rimanendo per lo più sola, dalla solare bambina che...