<<Spostati>> lo intimo, mettendomi a pochi centimetri da lui.Abbasso lo sguardo quando usa la sua solita tecnica di ipnosi per inchiodarmi a lui.
<<No, almeno finché non mi dici perché mi ignori>> mi mette un dito sotto al mento per farmi alzare gli occhi su di lui.
Con il pollice accarezza il mio labbro inferiore e lo spinge verso il basso per poi lasciarlo andare di nuovo contro il labbro superiore.
<<Non ti sto ignorando>> fisso i suoi occhi nella penombra della stanza e lui fissa i miei.
<<Eccome se lo stai facendo>> attorciglia una
ciocca dei miei capelli attorno a un dito.<<Sei così tanto ossessionato da me da disperarti a tal punto se ti ignoro qualche ora?>> la sua bocca si piega in un ghigno e per un secondo trattengo il fiato.
<<Lo vuoi sapere un segreto?>> sbuffa una risata tirando un po' di più i miei capelli.
Annuisco senza fiatare, perché la tensione non mi permette di emettere nessun suono.
<<Ho sviluppato un'ossessione per te dal primo momento che ti ho visto, non farmene una colpa>> soffia apposta sulla mia pelle ed il mio corpo si ricopre di brividi interminabili.
<<Non ti biasimo, tranquillo>> sorrido beffarda,
sapendo di stargli facendo provare impotenza e odio nei miei confronti.<<Egocentrica del cazzo>> mi spinge, dalle spalle, in cucina e si chiude la porta dietro.
Mi appoggio al bancone con entrambe le mani per sorreggermi dopo lo spintone che mi ha dato.
<<Non hai idea di come tu e le tue provocazioni del cazzo mi mandino il cervello in tilt>> nella sua espressione non traspare nessuna traccia di pietà, una rabbia incontrollata sembra aver preso possesso del suo corpo.
Faccio dei finti occhi dolci e confusi mentre lo guardo dal basso avvicinarsi con fare minaccioso.
Mi afferra con veemenza il viso e spinge le sue labbra contro le mie, in segno di disperato bisogno.
Ricambio il bacio, godendomi il suo sapore dolce e la sua lingua che accarezza dolcemente la mia.
Provo a mettergli le mani intorno alla testa per attirarlo a me, ma ferma ogni mio movimento bloccandomi le mani dietro alla schiena.
<<Ti consiglio di fare silenzio, ti ricordo che la tua migliore amica è fuori dalla porta>> la sua voce all'orecchio ha un suono così sensuale che mi faccio scappare un lamento proprio quando mi intima di tacere.
Mi afferra le cosce da dietro e mi fa sedere sul bancone della cucina senza mai perdere di vista i miei occhi che lo scrutano, curiosi.
Il mio respiro è accelerato, sento scariche di adrenalina lungo tutto il corpo e brividi ovunque lui posi le sue mani.
Si fionda sul mio collo baciandolo lentamente e soffermandosi su alcuni punti.
Mi accarezza le cosce ogni volta avvicinandosi sempre di più all'orlo del mio intimo facendomi trattenere il respiro.
<<Jack..>> tento di chiedergli le sue intenzioni ma mi zittisce mordendomi un lembo di pelle facendomi imprecare.

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Amore e odio
ChickLitSophie ha avuto un'infanzia memorabile nella grande città di Manchester finché alla tenera età di cinque anni non ha perso sua madre in un incidente stradale. Suo padre ha sempre lavorato molto e rimanendo per lo più sola, dalla solare bambina che...