Progetto

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J.

Questa idea mi fa sempre più schifo.

Non ho idea di quanto tempo sia passato ma so che non le ho tolto un secondo gli occhi di dosso.

Non ci riesco.

Più ci provo più non ci riesco.

È come se i miei occhi fossero incollati a lei, mi da un fastidio inspiegabile tutto questo.

Avrei così tanti sogni da realizzare...

Mi sembra di essere qui da un'era.

Non ce la faccio più.

Poi vedo una figura maschile farle da ombra e arrivarle alle spalle.

Guardo più attentamente nel tentativo di identificare la persona.

David.

S.

Non so da quanto tempo è qua ma so che non mi ha ancora mai tolto gli occhi di dosso.

È tutta la sera che spero che ogni suo movimento si un'iniziativa per venire da me, invece ogni volta si rimette più comodo sul divano e torna a guardarmi.

Poi mentre ballo con le altre una figura di posiziona dietro di me.

Mi giro di scatto e vedo David a pochi centimetri di me.

<<Ciao scusa, non volevo disturbare il tuo ballo>> prova a farsi sentire alzando la voce.

<<Tranquillo mi stavo cominciando a stufare>> gli rispondo cominciando a riprendere a respirare normalmente.

<<Ti va di bere qualcosa insieme?>> guardo Jack nella speranza stia vedendo tutto questo, ma quando gli dedico le mie attenzioni lui le sta dando ad un'altra ragazza.

Che nervi.

<<Si, certo>> mi allontano insieme a lui dicendo alle altre che torno presto.

<<Cosa ti preparo?>> si posiziona dietro al bancone mentre io mi siedo sullo sgabello di fronte a lui.

<<Un gin tonic>> mi giro di nuovo verso il divano dove sta seduto e lo vedo accanto ad una ragazza bionda <<bello forte>> aggiungo.

Lei è parecchio carina, anche piuttosto andata tra alcool e erba, ma rimane comunque bella.

È anche più magra di me.

Dannazione.

<<Come procede il progetto della scuola?>> mi distrae David da i miei pensieri.

<<Insomma, direi non un granché>> mi allunga il cocktail ed io lo afferro per poi appoggiarmi il bicchiere congelato sui polsi per alleviare il caldo.

<<Per caso qualcuno ti distrae nel tentativo di portarlo a termine?>> sono concentrata a guardare il modo in cui lui le sorride amichevolmente come se si conoscessero da una vita intera.

<<Penso di sì>> rispondo soprappensiero.
<<Posso indovinare chi?>> ride divertito mentre si siede sullo sgabello accanto a me.

Finalmente mi rendo conto di non stargli prestando minimamente attenzione e mi giro verso di lui.

<<Scusa ero...ero incantata>> gli sorrido e faccio il primo sorso del la bevanda che ho tra le mani.

<<Siete fidanzati?>> strabuzzo gli occhi.
<<No, no, no, certo che no>> sono sicura di essere diventata paonazza.

<<Amici?>> mi imbambolo a guardare il nulla pensando effettivamente a che rapporto abbiamo noi due.

Amore e odioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora