Capitolo 1.

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Il Clown.
Il Clown, ecco come, da sempre, la sua famiglia era solita nel chiamarla, per qualsiasi cosa ed in qualsiasi posto, per qualsiasi motivo, importante o futile che fosse.
A volte si chiedeva quale fosse, effettivamente, il motivo per il quale, fin dalla tenera età, non vi fosse membro della famiglia Carrington che la chiamasse in modo differente ma non era mai riuscita ad ottenere una risposta reale ed esaustiva.

Da bambina credeva che questo nomignolo derivasse dal fatto che, a causa di una spinta troppo forte durante il parto, sua madre l'avesse fatta nascere ferita, con un piccolo taglio che con il tempo si era tramutata in una cicatrice sul sopracciglio destro, ma suo nonno Blake le ripeteva sempre che quel piccolo segno non faceva altro se non contraddistinguerla e che per questo non vi era alcun motivo per deriderla ma che, anzi, proprio per quello là si apprezzava ancora di più. Non era questo.

Da adolescente, si era convinta che, invece, il modo in cui veniva chiamata, dipendeva dalla sua irrefrenabile voglia di attirare l'attenzione sempre, dovunque e con chiunque, ma anche quando le situazioni erano serie e lei rimaneva in silenzio in disparte, era con questo nomignolo che chiunque si riferiva a lei, persino Anders, il maggiordomo. Non c'era un motivo reale, o almeno lei non era mai riuscita a trovarlo da sola.

Giorgia non tollerava questo vizio da parte di tutti, odiava quando chi la chiamava o la cercava, per un motivo o per un altro, invece di chiamarla per nome la chiamava Clown. Poteva essere simpatico all'inizio, ma dopo anni ed anni aveva iniziato a disprezzare quella parola. Ed anche se nessuno la chiamava in questo modo in cattiveria, a lei dava fastidio.

'Ehi clown, è pronto in tavola',

'Dai che ce la fai, non fare il clown ancora più di quanto tu non lo sia gia'

Era diventato frustrante.
Tutte queste battute lei le odiava, tutte queste battute venivano trovate divertenti solo da chi le faceva, di tutte queste battute che  la ragazza era costretta a subirle tutti i giorni, tutto il giorno, da quando era nata, Giorgia non vedeva l'ora di sbarazzarsi, una volta per tutte.
Ne aveva le palle piene.
Voleva smettere di essere e di fare il clown, poiché non si divertiva, anzi, non si era mai davvero divertita neanche quando ci rideva sopra. Eppure, non si era mai nemmeno opposta, non poteva, un Carrington non si lamenta mai.

Non ne poteva di tutto quello screzio mascherato da lussuosa formalità e non vedeva l'ora di andarsene da Atlanta. Era una bella città, piena di opportunità e piena di occasioni per svagarsi, ma cominciava a starle stretta, così come iniziava a starle stretta anche casa sua, grande, lussuosa, ma inevitabile farlocca. A cosa serviva tutto quel lusso ? A cosa serviva avere un maggiordomo o dei dipendenti in ogni stanza ?

Giorgia voleva andarsene e voleva farlo subito, voleva iniziare a farsi la sua vita vivendola da sola e soprattuto, vivendola con le sue regole.
Voleva poter vivere senza doversi necessariamente acconciare durante la cena del ringraziamento o per il cenone della vigilia di Natale, voleva vivere con la possibilità di rimanere in pigiama tutto il giorno quando non andava a scuola e non aveva impegni, con la possibilità di stare scalza o struccata, con la possibilità di fare e dire quello che voleva quando lo voleva senza nessuno che lo decidesse per lei. Ma quando nasci e cresci in una famiglia più che benestante, in una delle famiglie piu ricche e famose d'America ti tocca seguire un protocollo e delle regole, vuoi non vuoi non ti puoi permettere certe informalità.

Sperava vivamente che la richiesta di ammissione alla Pacific Coast Academy che aveva presentato mesi prima della maturità, fosse stata accettata e che anche per quella volta, l'unica per la quale lo desiderava davvero, il nome che portava, avesse influito e fatto il suo dovere garantendole l'ammissione. D'altronde, niente e nessuno poteva prendersi il lusso di rifiutare la presenza di un Carrington, ed anche se a lei non piaceva ottenere favoritismi solo per questo, stavolta non desiderava altro se non usufruire del proprio cognome per potersi trasferire a Los Angeles e ricominciare. E poi, andare proprio in quel college era un desiderio che già in tenera età lei possedeva, per cui ci teneva davvero poterne diventare una studentessa ...

𝐀𝐦𝐨𝐫 𝐃𝐞 𝐄𝐧𝐠𝐚𝐧̃𝐨Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora