𝐀𝐦𝐨𝐫 𝐃𝐞 𝐄𝐧𝐠𝐚𝐧̃𝐨

Capitolo 54

-" Avevi detto che volevi solo dare un'occhiata ai nuovi arrivi e invece te ne sei uscita con mezzo negozio d'appresso. A che cavolo ti servono tutte queste borse Dinah ? "-

Uomo avvisato mezzo salvato, si dice.
Bhe....Carlos era stato avvisato ma alla fine niente e nessuno lo aveva salvato davvero.

Propio come Giorgia gli aveva detto in un avviso appunto, il ragazzo si era ritrovato a dover mettere da parte l'intento di comprarsi delle nuove scarpe da ginnastica per la palestra dovendosi necessariamente trasformare nel facchino e portaborse personale di Dinah, la quale nel giro di tre quarti d'ora aveva svaligiato mezzo negozio Hermes acquistando un'esagerata quantità di borse tra le più sfarzose.

-" Dare un'occhiata significa controllare se ce qualcosa che mi piace, e se quel qualcosa c'è non vedo perché non comprarlo "- affermò la bionda con seria ovvietà togliendosi gli occhiali da sole e voltandosi verso il ragazzo che le camminava alle spalle tenendo ferrate tra le mani come minimo cinque buste tutte piene di borse.

Se non fosse stato per la presenza di Carlos molto probabilmente lei non sarebbe stata in grado di muoversi tenendo con sé tutte quelle buste piene.

-"....non posso usare sempre la stessa borsa, ogni occasione ha la sua e non credo sia bello vedere una donna con una pochette quando va in spiaggia o con un borsone quando va a fare l'aperitivo, giusto ? "- gli domandò e lui, anche se non capiva la logica del suo ragionamento, annuì.

Dopotutto era un uomo, che poteva saperne...

L'aveva portata al centro commerciale chiedendole aiuto per acquistare le sue scarpe usando questa scusa per distrarla e rallegrarla, ma adesso Carlos stava pentendosi di non averla portata alle giostre di Santa Monica o magari sul lungo mare di Venice. Il tutto sarebbe stato molto più tranquillo e meno sbrilluccicoso.

-" Va bene ma ne hai comprate almeno dieci Dinah, non ti sembrano troppe ? "-

Carlos non aveva mai capito il motivo per il quale le donne vadano così pazze per le borse o il motivo per il quale non riescono quasi mai ad uscire di casa senza averci quest'ultima d'appresso infilata proprio dentro ad una di esse ma mai aveva chiesto ad una donna delle spiegazioni concrete; dal suo punto vista non serviva portarsi chissà quante cose dietro quando si usciva e non vedeva utilità nel trascinarsi qualcosa di così ingombrante dappertutto dovendosi sempre ricordare di riempirla e di svuotarla, di non sporcarla o di non perderla...
a lui bastava avere dietro il portafogli ed il cellulare, cosa serviva di così tanto differente al genere femminile ?

-" Sono troppe sé fossero tutte per me, ma di quelle che ho comprato solo cinque sono mie mentre le altre sono dei regali "-

Dinah spendeva tanto ed a volte anche troppo, specie quando si trattava di borse o di scarpe, aveva una mania ed un'ossessione per esse non badando a spesa alcuna quando vi ci si ritrovava davanti. Sua madre la rimproverava spesso per questo suo ossessivo collezionismo sostenendo che nonostante avesse tanti soldi da spendere, non fosse assolutamente necessario e talvolta anche etico per sua figlia buttarli tutti in accessori o capi di abbigliamento, ma Dinah non le aveva mai dato retta comprando senza limiti ogni qualvolta lo voleva.

La sua camera da letto ad Atlanta era letteralmente colma di borse e di scarpe, e fino a quando ancora Dinah viveva lì, la povera domestica personale della signorina Hansen si perdeva sommersa tra i meandri della confusione che la ragazza faceva nei momenti in cui per prepararsi tirava fuori tutto l'arsenale di tacchi o di borse che possedeva. Ci metteva più di un'ora ogni giorno per rimettere tutto al suo posto.

Quando decideva di fare acquisti, Dinah li faceva per bene e senza alcun limite, non vi era occasione infatti, in cui si ritirasse a casa dal suo terapeutico shopping senza che avesse come un minimo di 6/7 borse piene di roba con sé.
Una pregio che però aveva quando usciva e comprava ed un pregio che le faceva anche comprare le persone proprio per giustificarsi con loro rispetto a quanto comprasse, era proprio quello di non tornare mai senza aver acquistato un regalo per qualcuno.