Capitolo 18.

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Erano tre giorni che Shawn Mendes gironzolava, senza tregua e come una trottola per tutte le vie del campus che da poco meno di una settimana si era trasformato nella sua nuova casa in una nuova città.
Girava in lungo ed in largo, in basso ed in alto, per quel luogo, fermando ogni qualsiasi essere vivente che gli si palesasse davanti, anche chi non conosceva, chiedendogli se avesse visto da qualche parte, o se, addirittura, conoscesse una ragazza di nome Giorgia, con gli occhi marroni, i capelli neri e la pelle scura, che aveva tanti tatuaggi sul braccio e svariati piercing sul volto.

Chiedeva a chiunque informazioni sulla ragazza per la quale si era preso una cotta madornale ma che, per sua disgrazia, aveva visto una sola volta in vita propria, rimanendone ammagliato.
Però nessuno era stato ancora in grado di dargli una risposta positiva ed esaustiva...alcuni, anzi, nemmeno gli rispondevano.

C'era chi conosceva Giorgia ma solo per sentito dire o per la sua nomea di figlia della donna più ricca di Atlanta, ma non come persona, e poi, c'era, chi invece non aveva idea di chi fosse storcendo, addirittura, il naso quando sentiva pronunciare quel cognome tanto regale quanto poco diffuso. Shawn si era destreggiato tra i corridoi di circa una decina tra i padiglioni universitari della PCA, ed imbucato in altrettanti dormitori, cercando in ogni classe e ed in ogni stanza la tanto bramata ragazza; chiedeva letteralmente a chiunque, apparendo un po' buffo e goffo agli occhi di chi lo incontrava, e venendo anche mandato a quel paese da diverse ragazze che erano state da lui scambiate per Giorgia.

Ciò nonostante, non era riuscito a trovare la Giorgia Carrington originale da nessuna parte, e nessuno era stato in grado di fornirgli una qualche informazione utile che potesse aiutarlo; era come se la ragazza fosse stata una vera e propria apparizione e che, da tale, si fosse dissolta sia nell'aria che nel tempo.

Per Shawn era impossibile che nessuno la conoscesse o che nessuno l'avesse vista in giro.

Si era ripromesso di cercarla il giorno dopo della festa, subito dopo l'essere andato via anzitempo, e corteggiarla il più possibile così che lei, in primis, accettasse le sue scuse per averla bidonata, e poi, gli concedesse anche un appuntamento. Si erano lasciati dicendosi che si sarebbero, da lì pochi minuti, rivisti, ma l'amico di Shawn che aveva fatto a botte e per il quale il ragazzo si era dovuto allontanare, era conciato davvero troppo male per poter rimanere in mezzo alla confusione ancora, ed il canadese era stato costretto a tornare al campus contro la propria volontà.

Era sicuro del fatto che per questo suo atteggiamento poco etico, Giorgia lo avesse già scartato, messo da parte e magari dimenticato, infastidita probabilmente dalla sua mancanza di parola data e pensando di lui che fosse solo uno stupido scemo o il solito fastidioso stronzo, ma Shawn era davvero intenzionato a farsi perdonare da lei.

Gli piaceva tanto, ed anche se avevano passato insieme solo poco più di un'ora, poteva già ritenersi invaghito e cotto di quella ragazza.
E si sa che i maschi ci mettono meno della metà della metà, della metà del tempo che impiegano le ragazze, per innamorarsi di qualcuno o, comunque, ritenersi tali.

Si era maledetto più di una volta per non averle chiesto il numero di telefono o per non averle domandato dove alloggiasse e, per giunta, non aveva neanche idea se Giorgia frequentasse effettivamente il suo stesso college o se fosse semplicemente stata invitata alla festa da qualcuno. Lui le aveva parlato di sé, dicendole che, appunto, stesse per iniziare il primo anno al dipartimento di "arte dei media e dello spettacolo" ma lei non si era espressa riguardo al proprio percorso di studi, poteva anche non essere una studentessa della Pacific Coast Academy e Shawn aveva solo perso del tempo inutile per le ricerche.

-" Ehi scusami, sto cercando una ragazza "-
era arrivato davanti, probabilmente, al ventesimo padiglione del campus, e le persone a cui poter chiedere erano talmente tante che egli si prese un secondo per scegliere a chi rivolgersi. Alla fine optò per un ragazzo posizionato davanti ad una panchina ed intento a guardare qualcosa sul cellulare

𝐀𝐦𝐨𝐫 𝐃𝐞 𝐄𝐧𝐠𝐚𝐧̃𝐨Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora