Capitolo 7.

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Chissà come sono i party universitari ?
Chissà quante cose potrebbero accadere una volta arrivata al college ed aver preso parte una delle tante feste che le confraternite sono solite organizzare qui ?

Queste sono due domande ovvie da parte di una neo studentessa universitaria, domande che chiunque in tale posizione si pone una volta trovatasi dentro, no ? Io penso sia normale porsele a quell'età e che anzi, sia quasi anormale, non farlo; quando diventi grande ed inizi a crescere, a cambiare gli ambienti ed a cambiare i contesti in cui vivi, maturando la consapevolezza che il vocabolo 'cambiamento' non stia sempre a significare un qualcosa di nuovo ma anche di positivo e che, anzi, spesso un cambiamento può comportare qualcosa di terribilmente negativo, chiederti cosa cambierà e come cambierà una volta smesso di essere definitivamente una bambina, sia quasi la prassi per ogni essere vivente, ed oserei quasi dire che per una ragazza lo è ancora di più.

Per millenni noi donne siamo state soggette ad umiliazioni, a screzi, ad ingiustizie ed ad ingiurie da parte di uomini figli del patriarcato che cresciuti sulla base degli insegnamenti del padre, del padre e del padre di loro padre, così come i buoni Cesaroni insegnano, hanno maturato dentro di loro la convinzione che essere uomo corrisponde ad essere forte, ad essere grande ed ad essere invincibile, ad essere superiore all'altro sesso pretendendo quasi ammirazione e devozione da parte sua.
Non voglio per forza colpevolizzare chi dentro questa idea di pensiero ci è nato, ma tutta questa ideologia e questo modo misogino di vedere le cose, nel corso della storia ha portato ad un disequilibrio sul piano sociale e culturale ed ha fatto nascere e crescere donne, che sulla base di tali pretesti ed innate, ma anche inutili,  certezze, sono nate credendosi inferiori agli uomini solo poiché munite di utero, ed hanno sempre vissuto con il timore di venir giudicate, umiliate ed anche rovinate da tali o da altre che, a differenza loro, condividono ed assecondano pensieri retrogradi ed incoerenti del passato.

Essere donna oggi, seppur la società stia facendo tanti passi avanti e seppur il mondo stia cambiando credenze, maturando ed evolvendosi sempre di più, significa comunque vivere con il timore di non essere abbastanza per gli altri, specie per gli uomini, da sotto ogni punto di vista, nascere donna ancora oggi significa vivere con l'angoscia di dover dimostrare qualcosa, qualsiasi cosa...specialmente il proprio valore nel mondo e la propria importanza nella società.

Nascere donna, ancora oggi, significa crescere poi con la consapevolezza che l'intera esistenza tu la passerai sacrificando aspetti della tua vita in nome del benessere psicofisico, sacrificando te stessa solo per guadagnare il rispetto di chi ti sta intorno senza per forza dare il tuo corpo in cambio e questo perché, ancora oggi, l'uomo prevale sulla donna, perché il concetto di maschio alfa predominante e dominante sulla femmina beta, non è stato del tutto stradicato e bruciato sul rogo.

Essere una ragazza, standosi preparando a diventar donna, è un processo frustante ed a volte, anche traumatizzante dal punto di vista emotivo, perché è un processo al termine del quale si andrà a definire la tua posizione sulla scala sociale, sulla scala di importanza nei tuoi coetanei. Se sei maschio e stai per entrare all'università, stai per cambiare città o stai per cambiare lavoro, la tua preoccupazione, per quanto possa essere presente ed imponente sulla tua persona, non potrà mai essere messa al pari o considerata maggiore, rispetto alla preoccupazione che, dal suo punto, prova la donna, e ciò perché la donna sarà sempre vista come l'essere più piccolo, l'essere più debole, l'essere meno importante, l'essere da poter sacrificare, l'essere che si deve sacrificare... e su questo, mi dispiace per chi non la pensa così, io metto la mano sul fuoco in quanto alla certezza: essere donna non sarà mai facile come essere uomo.

Tuttavia questa non è una lezione sul patriarcato o sulle discriminazioni di genere, ne tantomeno è un comizio di natura femminista, bensì è il capitolo di una storia che io devo e voglio raccontarvi. Il prolisso preambolo è solo per dirvi che Dinah e Giorgia stavano per prendere parte alla loro prima festa universitaria, organizzata dalla confraternita della quale il loro amico Harry era membro, e che per questo stavano letteralmente morendo di paura, stavano morendo della paura poiché temevano di non risultare 'abbastanza' una volta lì.

𝐀𝐦𝐨𝐫 𝐃𝐞 𝐄𝐧𝐠𝐚𝐧̃𝐨Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora