Capitolo 40.

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Lauren amava vagare al buio, vagare da sola ed in silenzio nella natura selvaggia, con la sola musica proveniente dalle cuffie a tenerle compagnia durante i suoi tragitti. Amava vagabondare nella notte, sotto al chiaro di luna, dispersa tra i meandri della fitta vegetazione Hollywoodiana lasciando ai i suoi pensieri ed ai i suoi dilemmi il libero arbitrio di dileguarsi dal suo corpo e della sua mente appropriandosi dell'ambiente e dell'atmosfera che lo circondavano.

Lauren trovava liberatorio l'atto del camminare ascoltando della buona musica e godendo dello spettacolo offertole dalla natura, considerava far questo come il metodo più efficace ed il più genuino sia per sfogare che per esorcizzare qualcosa, inoltre lo trovava terapeutico anche al fine di riconnettersi con se stessa, con l'obiettivo ritrovare la propria pace interiore;
a suo malgrado però, tale modo di fare, sebbene non sia da considerare oggettivamente come un male o come una cattiva idea, non rappresentava affatto un bene per la corvina né una buona idea per lei in quanto ad individuo singolo.
Lauren era già apatica di suo, e l'isolarsi persino quando soffriva, la portava a soffrire ancora di più ma non se ne rendeva conto.

La corvina, da sempre, preferiva stare da sola e sfogare in solitaria ogni propria perplessità piuttosto che andare alla ricerca di qualcuno disposto ad ascoltare lei e le sue pippe mentali, non le sembrava corretto e lo trovava un gesto egoistico, ma così facendo stava distruggendosi con le sue stesse mani.

La ragazza con gli occhi verdi non riteneva più di tanto fruttifero l'andare a raccontarsi a terze persone, ed a differenza di ciò che la stragrande maggioranza degli essere umani sostiene, per lei parlare con qualcuno e sfogare con qualcuno i propri mali, oltre che a rappresentare un gesto egoistico rappresentava anche un gesto stupido ed inutile, infantile ed inconcludente, poiché per lei parlare agli altri non avrebbe mai assolutamente potuto costituire la risoluzione del male o dei dilemmi dell'essere umano.

Ognuno di noi, secondo ciò che pensava Lauren, ha sia il potere che la capacità di trovare da solo la soluzione ai suoi problemi, nessuno tra di noi ha mai veramente bisogno di andare a cercare un rifugio altrove, e se lo vuole una persona può essere il suo proprio rifugio anche durante la sofferenza.

Lei la vedeva così, ed ecco perché non faceva che  che astenersi dal parlare con gli altri delle proprie vicissitudini. Pensava che non le servisse, che fosse inutile e che le facesse sprecare fin troppo tempo.

Secondo il suo pensiero ed il suo modo di vedere le cose, quel qualcuno dal quale vai, sebbene possa conoscerti benissimo, non ti conoscerà mai abbastanza quanto saresti in grado di conoscerti tu se solo impiegassi un più del tuo tempo nel presentarti alla tua stessa persona ed ascoltandoti. E sicuramente quel qualcuno, sebbene possa provarci e scombatterci, non riuscirà mai a risolverti così come potresti fare tu se ti mettessi a lottare con la sua stessa grinta e con la sua stessa tenacia.

Lui o lei potrà ascoltarti e magari anche capirti o, consigliarti, ma finché tu e solo tu non stabilirai che i suoi consigli e le sue parole valgano qualcosa non li prenderai mai seriamente in considerazione, fino a quando a volerti risolvere non sarai tu in prima persona, ogni parola o tentativo altrui risulterà vano e fine a se stesso.
Gli altri ci possono essere utili ma sono e rimarranno per sempre solo un nostro contorno, gli altri sono i pianeti, mentre il fulcro è il sole della nostra esistenza siamo solo ed unicamente noi.

Venere, Plutone, Giove, Marte, Urano, la Terra e tutto il resto della compagnia, attorno al sole ci orbitano ma non sono loro a mantenerlo acceso o a mantenerlo vivo. Lui si alimenta da sé, non ha bisogno dei sette nani che lo contemplano e lo spronano per continuare a splendere ed a dare calore.

Lauren dunque, non ritenendo gli altri esseri umani abbastanza capaci di comprenderla e di risolverla, quando stava male dalla gente che le stava intorno non ci andava nemmeno ammazzata, piuttosto rimaneva ferma continuando a vivere nella mera illusione di essere lei l'unica infallibile ed indistruttibile capace di aiutarsi da sola, convinta di poter fare la qualsiasi senza l'aiuto ed il supporto di nessuno che non fosse lei stessa in prima persona.

𝐀𝐦𝐨𝐫 𝐃𝐞 𝐄𝐧𝐠𝐚𝐧̃𝐨Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora