-" Scendete "-
Non era da Harry essere così telegrafico e freddo al telefono, non era da lui limitarsi ad una sola parola per poi riattaccare subito dopo chiudendo la chiamata, generalmente era molto più euforico e prolisso, specie quando stava al telefono con le sue amiche ed anche quando le avrebbe viste a breve. A Dinah subito parve strano il suo tono di voce, quasi la preoccupò, e poi quella parola, pronunciata quasi come se fosse stata dettata, le fece rizzare il pelo.
-" Sei sicura fosse Harry al telefono ? "- le chiese Giorgia accorgendosi di quanto breve fosse stata la chiamata, mentre, camminandole davanti, le faceva strada giu per la rampa di scale che conduceva all'uscita del dormitorio.
Esso era un palazzo davvero molto grande, e davvero molto alto, più di tre piani, che ospitava circa un centinaio di camere con due letti cadauna; i muri erano quasi tutti di colore bianco ad eccezione di qualcuno che, invece, era celeste oppure grigio chiaro, ed adornati con diversi quadretti sparsi sulle superfici. Non era male ma alle due ragazze, sembrava di star trovandosi dentro il reparto di un qualche ospedale abbandonato in quel momento, non c'era nessuno se non loro a far rumore.
Il muro del lato destro dell'edificio, quello che affacciava sulla caffetteria, era stato sostituito quasi interamente se non per degli stralci, da delle scorrevoli finestre a vetri che, anche da chiuse, permettevano il godimento della visuale su l'intera città di Los Angeles, ovvero la stessa visuale alla quale Giorgia e Dinah potevano attingere direttamente dalla loro camera uscendo nel balcone.-" Di essere lui, era lui ne sono certa..ma non lo sembrava, pareva un robot. C'era della musica in sottofondo ed a stento ho capito che mi stesse dicendo di scendere "- confermò la bionda alla sua amica alzando le spalle con confusione, facendo anche attenzione a non inciampare sui suoi stessi piedi nel mentre che scendeva le scale.
Adorava indossare sia i tacchi che le zeppe e le piacevano da morire gli stivali alti, ma proprio quella sera ne avrebbe volentieri fatto a meno, la sfacchinata della mattina per arrivare al dormitorio le era costata diversi calli e vesciche che ora le facevano male e non la facevano camminare bene.
-" Ma vah, un robot... magari stava guidando ed aveva la radio accesa, stai tranquilla"- Giorgia riusciva a vedere Dinah non solo confusa ma anche preoccupata. Lei non lo era, anzi, appariva molto tranquilla.
La polinesiana però , guidata dal suo sesto senso, percepii un qualcosa di sinistro dietro a quella breve telefonata, ma decise di non dirglielo.
Tuttavia, non si sbagliava.-" Si certo, ma non è Justin Timberlake che va ascoltando quando guida. Sono sicura fosse il ritornello di Suit and Tie quello che ho sentito "-
ribadì la bionda. Nel frattempo erano arrivate al secondo piano, gliene mancava uno per uscire e vedere finalmente Harry e magari, per Dinah, anche tranquillizzarsi.-" Si vabbè DJ, figurati se con mezzo secondo passato al telefono con lui tu possa aver sentito l'intero ritornello di una canzone. E poi, anche qualora stesse sentendo Timberlake quale sarebbe il problema ? Potrebbe aver fatto partire la musica dalla radio invece che dal cellulare..."-
Generalmente, quando si trovava in auto, il loro amico metteva come sottofondo ai propri tragitti, musica molto più soft di quella che Dinah si era convinta di aver sentito, prediligendo artisti più tranquilli come poteva essere Ed Sheeran o Lana del Rey, ma mai Timberlake.
Nemmeno gli piaceva la sua musica.-" Non lo so, potresti avere ragione, però bho...mi è sembrata molto strana la sua voce "-ribadì ancora una volta.
-" Si, in effetti non è da lui essere così telegrafico, di solito quando ci passa a prendere rimane il linea fino a quando non parcheggia, ma non vedo niente di strano adesso, probabilmente avrà il cellulare scarico "- le parve esagerata la reazione di Dinah ad essere onesti.
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𝐀𝐦𝐨𝐫 𝐃𝐞 𝐄𝐧𝐠𝐚𝐧̃𝐨
FanfictionCrescere è un processo inevitabile, crescere è qualcosa alla quale non puoi sottrarti, un momento che nella vita di ogni essere umano è necessario. Crescendo capisci chi sei, crescendo comprendi cosa vuoi, chi vuoi diventare e cosa vuoi fare, dove...