Capitolo 49.

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Crescere in cattività, in periferia ed alle prese con sole persone poco raccomandabili ed affidabili come per esempio criminali, spacciatori e sicari, per più di ventiquattro ore al giorno tutti i giorni, aveva reso Lauren una quindicenne fin troppo impetuosa ed impulsiva per poter essere trattenuta e gestita nei suoi momenti di collera, e l'aver convissuto per più di due anni con un mostro chiamato 'anoressia' che in ogni qualsiasi momento della giornata le lanciava una sfida sempre più ardua alla quale lei non si era mai sottratta, l'aveva resa una donna di quasi ventidue anni priva di paure e priva di timori.

Lauren non si era mai preoccupata, nè mai si sarebbe preoccupata quando si trattava di agire facendo del male fisico a qualcuno che del male stava già facendolo ad altri, e non vi era santo sceso in terra che fosse in grado di fermarla e tenerla buona quando perdeva le staffe e cominciava a scagliare colpi. Poteva trattarsi di un uomo, di una donna o anche stesso di un bambino....quella ragazza diveniva più forte ed aggressiva di un animale tenuto in gabbia per dei mesi nei momenti in cui esplodeva dalla rabbia venendo soggiogata dalla necessità di ottenere del riscatto o della vendetta. L'anoressia le aveva tolto tanto tempo, tante energie, tanti sorrisi e tanti chili, le aveva tolto gli anni migliori della sua vita e l'aveva privata di tutte quelle emozioni che sono cardini, innate e principe in ogni qualsiasi essere umano, le aveva tolto tutto e forse troppo ma, in cambio di tutte quelle pene che amaramente l'aveva costretta ingoiare, la malattia le aveva insegnato a combattere contro tutto e contro tutti quando nel suo cuore vi era il desiderio di difendere e proteggere un ideale, un principio o un' idea.

L'anoressia l'aveva fatta piangere ed un urlare, le aveva fatto odiare la vita e desiderare di ripudiare la propria ma con tutto quel dolore l'aveva anche resa una donna testarda, cazzuta e resiliente, una donna contro la quale in pochi osavano scagliarsi ed una donna della quale gli altri avevano paura. Da donna adulta, Lauren era divenuta un'indomabile bestia ed una bestia più forte di tutte le altre, in grado superare ogni qualsiasi impedimento fisico combattendo ciascuna sua sofferenza emotiva.

Lauren non era come tutte le altre ragazze della sua età, differiva da loro in tutto e per tutto e ciò, oltre a farla percepire dalle persone come un essere andante contro corrente, lontana dalla normale quotidianità, la rendeva una guerriera, un'essere forte ed indipendente che difficilmente lasciava alla paura il lusso di sopraffarla o al timore di perdere in una guerra la possibilità di non farle prendere parte alla stessa;
probabilmente solo le sue stesse emozioni erano ancora in grado di soggiogarla per bene  rendendola piccola, inquieta ed angosciata, ma per quanto riguardava il resto del mondo e dei suoi abitanti, alla corvina poco importava poiché di esso e di loro niente la spaventava.

Avrebbe anche potuto affrontarli ad occhi chiusi.

Quando era bambina suo zio Tom non faceva che rimproverarla e punirla a causa della sua debolezza e per via della sua timidezza, era convinto che tali caratteristiche del suo essere la limitassero fin troppo e per questo, ogni giorno la spronava nel dare e nel fare del suo meglio in ogni qualsiasi situazione, con l'obiettivo finale di lasciarle apprendere a proprie spese ed esperienze come si stesse al mondo insieme a come dal mondo dovesse proteggersi per non venire da asso ingoiata ed annientata.
Tom era un uomo cattivo, un uomo malvagio, meschino, egoista e misogino, un uomo nelle mani del quale non regnava niente ed un uomo per mezzo delle quali mani ogni qualsiasi cosa veniva distrutta, ma vi era una cosa per la quale Lauren non poteva che essergliene grata a vita, ovvero l'averle insegnato a difendersi ed a combattere contro tutto e contro tutti, senza temere il nemico anche quando questo era il doppio più grande di lei.

Suo zio l'aveva privata dell'affetto, del cibo, dei vestiti ed anche del rispetto, non l'aveva fatta crescere per come si deve e le aveva fatto mancare talmente tante di quelle cose che se solo mi mettessi ad elencarle finirei domani mattina di scrivere, ma le aveva donato abilità e capacità tali per le quali non farsi mai mettere i piedi in faccia da nessuno e sopravvivere all'interno di una realtà crudele e pericolosa. Non si erano mai più rivisti da quando lui era stato arrestato e la corvina era scappata dalla sua roulotte rifugiandosi tra le braccia di Ariana, da quasi dieci anni Lauren non aveva più notizie di lui e non avvertiva la sua mancanza o il bisogno di sapere come stesse e dove fosse, ma era sicura che se lo zio fosse stato lì presente in quel preciso istante, sarebbe stato indubbiamente fiero di lei.

𝐀𝐦𝐨𝐫 𝐃𝐞 𝐄𝐧𝐠𝐚𝐧̃𝐨Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora