Capitolo 11.

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-" Adesso però voglio sapere. Quanti anni hai e perché sei qui a Los Angeles ? Fino ad ora ho capito solo che sei più grande di me e che sei nata a Miami...ti tocca essere sincera "-

Erano quasi le due del mattino e stavolta Giorgia aveva davvero perso la cognizione del tempo non rendendosi più conto di quante ore avesse passato a chiacchierare con la barista della festa, seduta al bancone mentre questa le serviva da bere.

La calca di gente che vi era all'inizio era tornata e tantissime persone adesso affollavano il piccolo terrazino dal quale era possibile vedere la famosissima scritta Hollywood illuminata.
Ariana faceva avanti ed indietro servendo ragazzi in continuazione ed in più di un'occasione, nei momenti in cui si era distratta, Giorgia aveva allungato una mano e preso la bottiglia di vodka che la bruna teneva dietro il banco, per riempirsi il bicchiere senza essere vista.
Ed adesso era brilla.

-" Certo che tu sei propio una testa dura eh ? "-

Nonostante il movimento ci fosse e nonostante il fatto che gli ordini si fossero triplicati, Ariana continuava a dar corda e fare conversazione con quella ragazzina appena arrivata da Atlanta, che sembrava essere la sua copia in miniatura.
Le stava simpatica e le piaceva il suo atteggiamento, la incuriosiva parecchio per non essere neanche una sua coetanea, e trovava piacevole l'intrattenersi in discussioni più o meno serie con lei, le stava facendo passare le ore di lavoro in modo più simpatico.

-" Certo che lo sono, tuti i Carrington sono delle teste dure, è una cosa genetica questa. L'ho ereditata da mia madre, e se tu sapessi quanto la sua testa sia dura, diresti che la mia rimbalza per quanto è molle "-

Quando beveva ed alzava il gomito più del dovuto, Giorgia iniziava a farneticare ed a parlare a sproposito, a ruota libera, inceppandosi come un disco rotto. Dinah le diceva sempre che se mai avesse voluto entrare in politica avrebbe tranquillamente vinto le elezioni, a patto che, prima di salire sul palco per fare dei comizi bevesse, così che, neanche per un secondo, avrebbe smesso di parlare assuefacendo tutti con la sua parlantina.

-" Una cosa genetica ereditata da tua mamma  eh ? ..."- le rispose retoricamente la bruna facendo sì che Giorgia annuisse sicura. Ariana però, stavolta, fu un po' meno sarcastica rispetto a come lo era stata fino a prima.

-" Comunque, dato che ti interessa tanto saperlo e dato che, se non fosse stato per te mi sarei annoiata a morte stasera visto che la mia ragazza non mi sta considerando, ti farò un regalo e ti dirò quanti anni ho e cosa ci faccio qui "-

Giorgia esultò, battendo le mani davanti al volto come una bambina felice di star ricevendo un regalo per il compleanno ed Ariana la trovò buffa, ma anche molto tenera. Non vedeva e non sentiva Dinah da parecchie ore ormai ma non osava chiamarla per paura di poter interrompere la sua 'conoscenza' con Toby.

Dinah non era una che perdeva tempo quando le piaceva un ragazzo e Giorgia non era affatto intenzionata a chiamarla ed ad interromperla, non era pronta a sentirsi rispondere nel pieno di un orgasmo, sarebbe stato imbarazzante da entrambi i lati e lei non ci teneva proprio a conoscere i suoni emanati dalla sua migliore amica nei momenti di piacere.
Se e quando avrebbe finito, sarebbe stata la bionda stessa a cercarla.

-" Di anni ne ho 27, ma tu fai finta ne abbia ancora 20. Non sono per niente pronta a diventare vecchia, intese ? "- come se fosse una finta minaccia, le puntò un dito contro e la guardò per qualche istante con un sopracciglio alzato.

Giorgia alzò le mani in segno di resa, avrebbe fatto finta avesse vent'anni se solo il giorno dopo si fosse ricordata che vent'anni non li avesse davvero. Era talmente poco lucida che, al mattino seguente sarebbero state davvero poche le cose delle quali avrebbe mantenuto il ricordo.

𝐀𝐦𝐨𝐫 𝐃𝐞 𝐄𝐧𝐠𝐚𝐧̃𝐨Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora