Capitolo 34.

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Freud, Jung, Klein, Winnicott, Nietzsche ....sono innumerevoli i nomi dei filosofi, degli psicologi e degli psicoanalisti che potrei citarvi come esempio, come esponenti e sostenitori dell'idea della cruciale importanza delle esperienze e dei traumi infantili nella crescita e nell'evoluzione dell'individuo, come punti cardine del suo Essere da adulto, ma non voglio fare la sapientona di turno, né tantomeno voglio mettermi qui ad impartire lezioni di psicologia o di filosofia a voi, tuttavia voglio dare inizio a questo capitolo volendo mettere bene in chiaro (nel caso in cui non lo si fosse ancora capito) che ogni qualsiasi problema di quasi tutti i personaggi di questa storia, deriva da un qualcosa di irrisolto avvenuto nella sua infanzia.

Giorgia e Lauren, paradossalmente, avevano sviluppato lo stesso problema, ovvero un disturbo alimentare, sulla base della mancata risoluzione di un aspetto importante nella loro vita infantile. Aspetto differente per entrambe, ma nato in entrambe a causa di un esempio sbagliato che si erano ritrovate costrette a seguire ed a prendere come modello per la loro formazione: Fallon per Giorgia, lo zio Tom per Lauren.

Fallon era stata un modello sbagliato per sua figlia poiché, sostanzialmente, Giorgia non era veramente figlia sua. Ed era stata un modello sbagliato per la ragazza poiché di lei, Giorgia ne aveva fatto un mentore ed un'icona, su di lei Giorgia aveva fondato se stessa sul piano psicofisico, ignorando la loro incompatibilità  genetica, e ciò aveva causato nella più piccola un inconfutabile e doloroso senso di ineguatezza all'interno del contesto in cui era cresciuta.
Paragonarsi a Fallon, una donna che fisicamente parlando, non le somigliava neanche lontanamente, ma che lei idealizzava e reputava come la più bella, aveva fatto insidiare dentro Giorgia un profondo senso di disagio ma anche una percezione sbagliata di sé come individuo singolo e separato dagli altri.

Vedeva intorno a sé persone come Dinah e sua madre, l'una la fotocopia dell'altra, Fallon ed Alexis, uguali in tutto e per tutto, Frankie e Blake, due gocce d'acqua, e si sentiva sbagliata nel non somigliare, nemmeno per un quarto, alla donna che, teoricamente, l'aveva concepita.
Si sentiva la responsabile di quella mancanza come se fosse stata lei a creala ma che come se non fosse lei a subire il torto di essa bensì Fallon a causa sua. Perché il resto del mondo somigliava ad i propri genitori mentre lei pareva esser stata allevata in un pollaio ?

Se solo avesse saputo la verità, quella che Ariana necessitava di farle conoscere, a quest'ora molto probabilmente Giorgia non si sarebbe ritrovata a lottare contro se stessa ed farsi così tante domande in merito alla differenza ovvia ma anche normale che vi era tra lei e Fallon.
Se avesse saputo che Fallon non era era sua madre, sicuramente tanti pensieri cattivi e tante ipotesi scorrette su se stessa che nel tempo si era fatta se li sarebbe anche risparmiati.

Lauren, invece, era cresciuta avendo come modello ed esempio da seguire per venire a capo di se stessa, per creare la sé stessa adulta, un uomo il quale più che uomo lo si poteva tranquillamente definire un maestoso e perfido roditore (con tutto il rispetto per i topi).
Tom non aveva niente a che vedere con la figura paterna che a Lauren serviva per crescere in modo sano ed equilibrato, Tom non sapeva come si facesse a divenire padre o cosa dovesse fare per migliorare se stesso anche solo in veste di zio, non si era mai neanche domandato quali fossero i suoi doveri e quali i suoi obblighi, ed aveva cresciuto la corvina nella bambagia, nella miseria e nella tossicità.

Aveva cresciuto Lauren lasciando che quest'ultima entrasse in contatto diretto con la vita di strada, con la criminalità e con i criminali già in età precoce, l'aveva fatta crescere in mezzo alle sparatorie tra clan, e l'aveva allevata con le minacce senza insegnarle come si stesse propriamente al mondo. Tom le aveva dato un brutto, bruttissimo esempio in fatto di comportamento ed atteggiamento, non le aveva insegnato la gentilezza, l'umiltà, l'amore e la carità, bensì la vendetta, l'odio ed il rancore, Tom l'aveva fatta arrivare a 14 anni con il cervello nazista di Hitler secondo il quale chi da lei differiva, non meritava di rimanere al mondo.

𝐀𝐦𝐨𝐫 𝐃𝐞 𝐄𝐧𝐠𝐚𝐧̃𝐨Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora