Ho sempre pensato dell'orgoglio che fosse un'arma a doppio taglio, pungente e letale per chi la usa tanto quando per chi contro cui la si sceglie di usare. Una persona orgogliosa, ovviamente ed, oserei dire, anche incoerentemente, si farà male da solo quando sfodererà la propria spada fatta di orgoglio impugnandola con il fine di ferire qualcuno e questo poiché, l'orgoglio è una caratteristica che nasce sulla sofferenza di chi con l'orgoglio altrui è stato già ferito, di chi ha già sofferto molto ed in chi quella sofferenza non vuole più vivere, provando ad infliggerla contro gli altri come involontaria punizione nei confronti di chi ha fatto soffrire loro.
Una persona orgogliosa può anche non rendersi conto di esser tale ma l'orgoglio che prova e che sperimenta sugli altri, a mio avviso, è il risultato di un male latente dentro di lei che, tramite l'orgoglio, tenta di esorcizzare.
Vi è un famoso romanzo, "Orgoglio e pregiudizio", uno dei più famosi capolavori letterari di tutti i tempi, scritto da Jane Austen nei primi anni dell'ottocento e che narra una storia che, come fine ultimo ha quello di far comprendere al lettore come l'orgoglio ed il pregiudizio possano essere limitanti nella vita dell'essere umano, nel suo rapporto con il mondo, la società e le convenzionalità.
Non avendolo mai letto, io ho sempre pensato che la scelta dell'autrice rispetto al titolo, fosse da affibbiare all'inevitabile camminata a braccetto che l'orgoglio ha con il pregiudizio, in quanto, se ci fate caso, una persona orgogliosa sarà sempre anche una persona pregiudizievole e che tali sue componenti caratteriali, non gli permettano di vivere in completa simbiosi ed armonia con il mondo esterno.Perché ? Semplicemente perché una persona orgogliosa non chiede né aiuto né informazioni rispetto a qualcosa ed andrà sempre a trarre le proprie conclusioni in modo autonomo e frettoloso, conclusioni che nel 99,9% dei casi saranno errate e del tutto infondate.
Non ho mai letto questo romanzo, ma l'ho studiato a scuola e devo dire che, ai tempi, non mi era neanche più di tanto interessato, trovando l'argomento tanto futile quanto inutile, ma ora, ironia della sorte, mi serve per far capire a voi qualcosa. Continuo a non leggerlo, seppur sembra che io lo conosca come il padre nostro e l'ave Maria, e questo poiché, non sono una persona a cui piace leggere dei romanzi, storie di fantasia dove la moralità, l'emotività e la sensibilità umana vengono stimolati, bensì sono una tipa a cui piace leggere libri o scritti inerenti all'informazione più pratica e più completa, sono una persona talmente tanto fissata con la praticità delle cose che, trovo prolisso andarmi a leggere una storia che si, mi insegna qualcosa, ma un qualcosa che non posso subito mettere in pratica e che non è tecnicamente palpabile nell'immediato.
Io sono una persona precisa e dettagliata, una persona che se una cosa non la può toccare e vedere oltre che sentire, non si accontenta, ed ai moralismi, così come ai sentimentalismi, nemmeno ci bada. Per quanto ciò che sto per dire mi remerà contro, per quanto possa essere incoerente con ciò che vi ho detto fino ad adesso e ciò che ho fatto fino ad adesso, è giusto che io sia sincera e che dica onestamente di essere una persona estremamente orgogliosa ed una persona dannatamente pregiudizievole, nonostante dell'orgoglio e del pregiudizio io, fino ad adesso, ne ho parlato in modo negativo.
Il mio voler essere tecnica in tutto, essere precisa e corretta in tutto, mi sono resa conto, che nasce dalla mia volontà di sopprimere la parte emotiva e morale della mia persona, così che io possa essere oggettivamente giusta anche con chi, con me, giusto non lo è stato, ma che, allo stesso tempo, lo possa essere senza mettere a nudo la sofferenza che quella persona ingiusta mi ha causato.
Io sono una che se ti vuole bene non te lo dirà mai, neanche in punto di morte, ma che se ti vuole bene te lo dimostrerà fino alla morte in maniera apatica, fredda e distaccata.
Sono una che se sbaglia, non andrà mai ad ammettere a voce di averlo fatto ma, farò capire sempre in modo apatico, freddo e distaccato, di aver compreso il mio errore e di non essere più intenzionata a ripeterlo.
E sono anche quel tipo di persona che se ha bisogno di aiuto, non te lo verrà a chiedere mai per paura di 'infastidirti' o di 'disturbarti' poiché il mio orgoglio ed il mio pregiudizio mi fanno credere che se ti vengo a chiedere aiuto, ti infastidisco, ti disturbo e ti sembrerò una ragazza debole ed incapace di fare le cose da sola e di aiutarsi autonomamente.
STAI LEGGENDO
𝐀𝐦𝐨𝐫 𝐃𝐞 𝐄𝐧𝐠𝐚𝐧̃𝐨
FanfictionCrescere è un processo inevitabile, crescere è qualcosa alla quale non puoi sottrarti, un momento che nella vita di ogni essere umano è necessario. Crescendo capisci chi sei, crescendo comprendi cosa vuoi, chi vuoi diventare e cosa vuoi fare, dove...