"Ma dove sei? Dicono che sei un po' cresciuta oramai"

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Pov Virginia

Siamo rimasti soli.
Quasi abbandonati.
Entrambi in piedi vicini in quel corridoio che separa la stanza principale dai bagni e dai guardaroba.

"E ora?" dice lui.

"E ora.." bisbiglio leggera.

"Vuoi tornare di là?" indica con la testa la pista da ballo.

Faccio una piccola smorfia vorrei parlare ancora un po' con lui, conoscerlo.
Sembra strano per me, ma voglio stare da sola..da sola con lui.

Ma come? Io così schiva che ho così voglia di stare con un ragazzo?

"Non saprei.." dico torturandomi le mani guardando distratta verso la pista nella speranza che lui decida di portarmi via da quel casino.

"Hai fame?" mi chiede.

Lo guardo, il suo viso è illuminato dalle luci piccole e rotonde poste sul soffitto basso del corridoio.

È così carino, anzi, è così bello..sorrido e faccio cenno di sì con la testa.

"Ho fame" aggiungo poi.

"Andiamo via?" propone..

Annuisco.

"Devo prendere il mio cappotto" indico il guardaroba.

"Allora ce l'hai un cappotto!" sputa ridendo dolcemente.

Mi guardo ed effettivamente appoggiato alle mie spalle c'è ancora il suo giubbino di pelle.

"Oddio..scusa" lo tolgo e glielo porgo arrosendo.

"Tranquilla, ti stava bene, un po' grande ma..eri buffa e carina"

Arrossisco violentemente.

"Grazie..per il giubbino..cioè anche per il carina..cioè no, principalmente per il giubbino"

Diamine Virginia!
Sei imbarazzante!

"Figurati!" ride.

Mi fiondo verso il guardaroba e sento i suoi passi dietro di me.

Che figura di merda Vir.

Porgo il gettone alla ragazza del guardaroba, lo prende e sparisce dietro la tenda per cercare il mio indumento.

La aspetto tamburellando le dita sul banco mentre Christian è accanto a me anche lui in attesa del mio cappotto.

"Ecco a te" dice la ragazza dai capelli corti.

Le sorrido e la ringrazio, poi mi infilo il cappotto e insieme usciamo dalla discoteca.

Finalmente, non amo molto posti come questo.

L'aria mi punge la faccia.

"Scusa ma dove andiamo a mangiare?" chiedo curiosa.

"Hai ragione..bella domanda, non ho neanche le chiavi della macchina, bella idea di merda Stefanelli.." sbotta infilandosi il giubbino di pelle.

Stefanelli.
Quindi si chiama Christian Stefanelli.

"Ho la mia macchina, ma non me la sento molto di guidare se devo essere sincera.." asserisco.

"Se vuoi posso guidarla io.." chiede piano

Annuisco e cerco le chiavi in borsa, le poso tra le sue mani.

"Grazie signorina, che onore" ridacchia mentre fa ciondolare il mazzo di chiavi a mezz'aria.

"Trattamela bene, altrimenti te la vedrai con me" scherzo.

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