"Io ti guardo già come se tu fossi fatta di cristallo"

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"Da quando stai con Christian mi hai completamente mollato nei nostri pomeriggi di corsa" dice Alessia mentre corriamo nel parco vicino a casa nostra.

"Non è vero, sei tu che non ci sei mai" ribadisco.

"Si, lo ammetto, va bé, poco male per la corsa tanto vedo che ti tieni in esercizio lo stesso, guarda che chiapette" dice dandomi una pacchetta sul sedere, alludendo agli "esercizi" che faccio con Christian.

"Quanto sei scema!" rido.

"Scherzi a parte, come va con lui?"

"Bene! Ci vediamo spesso" dico con un po' di fiatone.

"Tutto qui? Andiamo lo sai che io voglio i dettagli, è possibile che non ti sbottoni mai quando si tratta di parlare di te?" dice scocciata.

"Sai come sono fatta" alzo appena le spalle.

"Sì lo so, ma io sono praticamente tua sorella acquisita e a proposito di cose non dette, gli hai parlato della tua condizione?" chiede seria.

Condizione.

Odio questa parola.

Sospiro e accelero un pochino.

"Vir..non fare la gnorri" mi prende all'altezza del gomito e ci fermiamo.

"Allora, gliel'hai detto?" chiede.

Faccio cenno di no con la testa.

"Vir glielo devi dire!" ammonisce.

"Perché? È proprio un'informazione che gli serve di sapere? Non penso" faccio una mezza risata.

" E invece sì, è il tuo ragazzo o sbaglio?"

" Sì, stiamo insieme, corriamo? Stiamo perdendo minuti" faccio per riprendere la corsa ma lei mi ferma di nuovo.

Sbuffo alzando gli occhi al cielo.

"Senti Ale non è necessario ok?" dico decisa.

"Invece sì, pensa se lui lo venisse a sapere senza che tu glielo abbia mai detto in prima persona, non credi che ci rimarrebbe un po' male?"

"Perché dovrebbe rimanerci male, perché non gli ho detto che sono epilettica?" dico seccata "La stai facendo più grossa di quella che è, tutti la fate più grossa di quella che è"

Mi fissa.

"Vir e se ti succedesse qualcosa mentre sei con lui?"

"Sono anni che non ho più una crisi convulsiva, faccio tutto ed è come se non fossi neanche più malata, i farmaci funzionano non sarò così sfigata che mi capiti quando sono con lui, ho una visita a breve, sono sicura che mi diranno che è tutto finito e quindi questa cosa lui non la saprà mai"

"Cos'è che ti spaventa così tanto?" chiede preoccupata.

"Ho paura che lui cominci a guardarmi con occhi diversi, come fanno tutti quelli che sanno questa cosa..mi guardano come se io fossi un alieno, come se potesse succedermi qualcosa da un momento all'altro e invece a me piace come mi guarda Christian."

" E come ti guarda?"

"Come se non fosse lì ad aspettare una crisi da un momento all'altro"

"Nessuno ti guarda così.."

"I miei genitori si.." dico piccata "Loro mi guardano come se fossi fatta di vetro, mi hanno sempre guardata così, da quando ho 14 anni"

"Lo fanno perché ti amano e perché vogliono proteggerti" afferma Alessia.

"Mi fanno sentire fragile, io non sono fragile"

"Lo so..e so che tu lo dicessi a Christian lui capirebbe"

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