"108"

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Pov Virginia

-La tua destinazione è sulla destra- dice la voce inespressiva del navigatore

Ha cominciato a piovere.

Alessia ferma la macchina davanti all'hotel, l'unico rumore che sentiamo sono i tergicristalli che spostano le goccioline dal vetro.

"E se fosse ancora in palestra?" chiedo guardando nervosa la porta dell'hotel

"Lo aspetterai qui.." dice sicura

"E tu?" la guardo preoccupata

"E io ti lascerò qui, parcheggieró la macchina da qualche parte, farò un giro e quando sarai pronta mi chiamerai" risponde tranquillamente

Pausa

Silenzio

"E se dovesse servire più tempo cercherò una stanza per entrambe..possiamo stare qui due giorni di fila se occorre" dice

"E il lavoro?"

"Chiamerò dicendo che ho mal di pancia" ridacchia

"Ale non devi fare tutto questo per me" dico preoccupata

"Lo so, non lo devo fare..lo voglio fare" puntualizza

Sorrido dolcemente alla mia migliore amica

È stata lei a darmi il coraggio di arrivare fino a qui.

"Devi riprendertelo Vir..a tutti i costi" dice sicura guardandomi con i suoi occhi grandi e blu

Annuisco

"Adesso vai, muovi quel bel culo e in bocca al lupo" mormora

Il mio cuore batte all'impazzata, faccio scattare la portiera e scendo.

Faccio una corsetta per evitare di bagnarmi troppo

Una volta al riparo sotto la tettoia dell'hotel mi volto verso Alessia

Faccio una smorfia di paura

Annuisce con uno sguardo di incoraggiamento

Poi spegne le quattro frecce, fa una piccola retro e va via

In questo momento avrei voluto che si facesse minuscola per portarla nella tasca dei miei jeans

Mi da coraggio e forza

Invece ora sono sola e devo pensarci io ad essere forte e coraggiosa

Entro nell'hotel la fotocellula fa aprire le porte

Sono quasi le sei di sera e fuori è già buio e fa freddo.

Mi avvicino al bancone della reception

"Buonasera..vorrei un informazione" chiedo gentile

"Buonsera, prego.." risponde un uomo di cinquant'anni impostato e incamiciato

"Posso sapere il numero della stanza dell'ospite Christian Stefanelli?" tamburello le dita sul bancone aspettando trepidante una risposta

"Mi dispiace signorina..non possiamo rivelare il numero della stanza per motivi di privacy" dice guardandomi stranito

"Mi serve solo il numero della stanza..non voglio le chiavi" puntualizzo

"Signorina mi dispiace ma non posso aiutarla"

"Scusi..che differenza fa che io sappia un numero di stanza?" dico seria cercando di stare tranquilla

"È la politica dell'hotel..la prego di non insistere.." comincia a stizzirsi

"Ma.." mi interrompe subito alzando una mano

AttentaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora