"Mi ami ancora oggi?"

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Pov Virginia

Sono seduta in vasca, ho appena detto a Christian che lo amo e dentro di me c'è una tempesta.

Una bella tempesta.

Tre parole che sono uscite così spontanee così naturali, è stato come respirare.

È seduto dietro me, mi stringe tra le sue braccia.

Sento che questo è il posto in cui voglio stare.

Mi abbandono alle sue coccole come se fossi una bambina, chiudo gli occhi e respiro insieme a lui, entrambi allo stesso ritmo.

Non parliamo ma in questo momento è come se ci urlassimo quanto ci amiamo e quanto desideriamo che tutto questo non finisca mai.

"Sei stanca?" dice accarezzandomi la testa

"Si.."

"Vuoi rimanere ancora un po' qui?"

"Qui o da un'altra parte, voglio solo stare con te"

Si alza in piedi ha i vestiti tutti bagnati, prende un accappatoio appeso.

Mi muovo dalla mia posizione ed esco dalla vasca.

Mi avvolge, mi mette il cappuccio e mi da un bacio in fronte, lo sento lamentarsi appena, forse per il taglio che ha sul labbro.

Avvolgo le braccia alla sua vita e appoggio la testa sul suo petto.

È come se non riuscissi a staccarmi da lui, come se avessi paura.

E forse qualche strascico di quello che è quasi successo stasera mi è rimasto addosso.

Qualche piccolo trauma si è fissato nel mio cervello e si è aggrappato a me.

Mi stacco dall'abbraccio e lo guardo.

"Cambiati i vestiti e mettiti comodo, ti aspetto di là" dico dolcemente accarezzandogli il viso.

Non deve essere stato semplice neanche per lui stasera.

Se mi mettessi nei suoi panni starei malissimo al solo pensiero che qualcuno potesse avergli fatto del male.

Fa cenno di no con la testa, vuole stare qui con me.

Rimane con me, si toglie i vestiti fradici e prende l'accappatoio nello stesso punto in cui ha preso il mio e se lo infila.

Prende un pettine che si trova sul mobile del bagno e comincia a pettinarmi i capelli, li asciuga con il phon.

"Mi piacciono i tuoi capelli.." mormora dopo averli asciugati.

Sorrido debolmente.

"Profumano sempre.." continua.

Mi volto verso di lui alzo lo sguardo.

"Devi medicarti quel labbro" dico dolcemente.

Alza le spalle.

Prendo uno dei miei dischetti di cotone che uso per struccarmi.

Lo bagno con l'acqua fredda e tampono il sangue ormai secco in eccesso dal suo labbro.

Cerco di essere più delicata possibile non voglio fargli male.

Sento i suoi occhi sul mio viso.

Alzo lo sguardo e incontro i suoi occhi, le sue lentiggini che mi fanno impazzire, sono così innamorata di lui che potrebbe esplodermi il cuore in questo momento.

Getto il dischetto leggermente sporco di sangue prendo il suo viso tra le mani, lo bacio piano, delicatamente sulle labbra per non fargli male.

"Andiamo a letto?" chiedo

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