"Soffri il solletico?"

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"E in pratica?"

Si avvicina a me cingendomi la vita, poso le mani alla base del suo collo apro le gambe per fare spazio al suo corpo.

Avvicina la fronte alla mia.

"In pratica..si posso fare anche altre cose.." mormora.

Ok, probabilmente non credo di essere ancora in grado di respirare.

"Per esempio?" gioco con le sue collanine.

Tenendo lo sguardo basso.

In questo momento non capisco più il flusso dei miei pensieri.

Mi fa alzare lo sguardo mettendomi due duta sotto il mento.

Appoggia le sue labbra alle mie, ci diamo un lungo bacio.

Le mie dita ancora fra le sue collanine che tiro appena.

Ci desideriamo così tanto.

Persino queste mura se ne rendono conto.

Respiriamo forte nel bacio.

Di colpo le sue braccia si stringono alla mia vita e mi ritrovo in braccio a lui.

Non me ne sono neanche accorta, fa qualche passo e mi fa sdraiare su un materasso presente all'angolo della stanza.

Mi fa atterrare con un tonfo leggero, lo ritrovo sopra di me, ridacchiamo entrambi e subito cerca le mie labbra, mi alzo appena verso di lui e mi tolgo il giubbino di pelle rimanendo in t-shirt.

Apro le gambe e lui si fa spazio, ci baciamo ancora, poi la sua attenzione si sposta sul mio collo.

Lascia piccoli baci precisi e lenti lungo il lato destro del mio collo.

Questo tocco mi fa rabbrividire e dentro di me si scatenano una serie di pensieri incontrollati.

Metto le mani nei suoi ricci, risale dal collo e si avventa con decisione sulle mie labbra.

"Sei bellissima.." mormora con il fiato corto, le guance leggermente arrossate.

"Anche tu.." lo tiro verso di me, ho fame dei suoi baci, non riesco a smettere, la sua bocca per è come una droga.

Gli mordo il labbro inferiore.

Sento che non sono più baci impauriti, sono baci decisi.

I nostri respiri sono pesanti.

La sua mano percorre il mio fianco e le sue dita si infilano lente sotto la mia maglietta bianca.

Lo sento sfiorare la pelle del mio fianco, lentamente si sposta più centrale e le sue dita tracciano il bordo delle mie costole posso sentire il palmo della sua mano all'altezza del mio stomaco che ora è completamente sottosopra.

Mi scappa una risatina che mi fa contrarre la pancia.

Si stacca dalle mie labbra piano, la mano sempre lì.

"Soffri il solletico?" chiede a bassa voce divertito.

"Se ti dico di sì cosa succede?" commento ridacchiando sono sicura che se la mia risposta fosse affermativa, e lo è, ci metterebbe due secondi a farmi solletico.

"È un si..?" continua a solleticarmi con le dita e io impazzisco e non so più se è per il solletico o se perché mi sta accarezzando la pelle nuda.

"Christian.." mormorò ridendo piano.

"Allora lo soffri.." fa un ghigno divertito.

Si allontana da me rimanendo seduto tra le mie gambe, alza lentamente la maglietta scoprendo la mia pancia, poi si china e mi lascia piccoli baci partendo dallo stomaco arrivando fino all'ombelico.

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