"Beh, se mi dai della stronza in realtà mi fai un complimento"

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Piccola parentesi autrice.

Vi chiedo scusa se ci saranno degli errori grammaticali, ho dato una ri-letta veloce perché sono di fretta, ma volevo assolutamente aggiornare.

È arrivato il giorno del test, settembre sta facendo capolino portando via con sé l'estate, mi sono svegliata presto, per poter ripassare ancora, ma non ho proprio la testa, sono agitatissima.

Con oggi probabilmente la mia vita cambierà sotto tanti aspetti, dovrò pensare di trasferirmi se passerò il test, ma soprattutto comincerò la mia carriera universitaria e non so come andrà.

Riprenderò a studiare quindi mi ritroverò a dover conciliare tante cose, lo studio, la mia relazione con Christian, il mio trasferimento e Ale.

Sono davvero tante cose a cui pensare e ad una mente macchinosa come la mia non aiuta di certo.

Decido di farmi la doccia, solitamente mi aiuta a sciogliere i pensieri e a rilassarmi.

Christian è via per due giorni e insieme a lui è partito anche Mattia, so che gli sarebbe piaciuto accompagnarmi, ma sta cominciando a partecipare agli eventi per i quali si è preparato durante tutto il mese di Agosto, in più a breve ricomincieranno per lui le lezioni con i suoi piccoli allievi a scuola.

Dopo una doccia rigenerante, ma veloce, mi siedo sul letto avvolta dall' asciugamano, sto pensando a un sacco di cose, a come vestirmi, a se passerò il test, a Christian che è via, ai miei genitori che si parlano solo per convenienza.

Faccio un respiro profondo, cerco di calmarmi non posso essere così agitata per tutte queste cose, non tutte insieme.

Mi alzo, apro l'armadio, prendo l'intimo lo infilo, poi estraggo un paio di jeans chiari dritti, dal cassetto e una t-shirt semplice rosa, prendo le scarpe da ginnastica.

Mi vesto e poi mi asciugo i capelli lasciandoli sciolti.

Mi metto solo un po' di mascara, del blush sulle guance, infilo qualche anello, collanina e sono pronta.

Mi guardo allo specchio sono ordinata, ordinata e agitata.

Mi sarebbe piaciuto avere Christian accanto in questo momento.

Lui sa sempre come calmarmi, avrei bisogno di scambiare anche solo due parole con lui.

Sarebbe sufficiente questo per sentirmi bene, mi basterebbe anche una delle sue battute stupide.

Sono le sette e trenta del mattino, probabilmente lui sta ancora dormendo.

Penso che lo chiamerò più tardi o comunque gli manderò un messaggio.

Vado in cucina e trovo mia madre seduta al tavolo che beve una tazza di the.

Mi fermo a guardarla per un po' prima di disturbarla dai suoi pensieri, sta guardando fuori dalla finestra sembra che abbia uno sguardo triste, non riesco a capire, forse sono solo io che vedo tutte queste cose.

"Mamma.." mormoro cercando di non spaventarla.

Si volta e con mia amara sorpresa scopro che ha gli occhi lucidi.

"Tesoro.." dice asciugandosi prontamente le lacrime.

"Che succede?" chiedo preoccupata.

"Niente.." alza appena le spalle.

Mi siedo di fronte a lei sullo sgabello della penisola.

"Non è vero che non c'è niente, stai piangendo"

"Non ti capita mai di piangere per niente?"

"Raramente.." rispondo

Sorride tristemente.

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