"Un piccolo sgorbietto"

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Pov Christian

È mezzanotte, il cielo è scurissimo e si vedono le stelle, intorno a noi una leggera brezza estiva ci dà sollievo dopo il calore di queste giornate

"Torniamo a casa?" chiede Mattia
"Domani ci dobbiamo alzare presto.." mormora guardandomi

Sarei stato qui con lui ancora qualche ora sapendo che sono pochi i giorni che lo separano dalla sua partenza

Ma ha ragione, domani ci dobbiamo alzare presto e mancano pochi giorni alla fine delle lezioni.

Con un saltello scendiamo da quel muretto, raccogliamo e buttiamo via i rimasugli della cena e con la scatola sottobraccio ci dirigiamo verso la macchina.

Dopo aver salutato Mattia e averlo lasciato davanti a casa sua guardo l'orario..è mezzanotte e mezza

Mando un messaggio a Vir

Forse sta dormendo..spero di no, spero di poterla raggiungere.

Mi sento così perso e sconsolato ho bisogno di lei

"Scric, dormi?" le scrivo

Blocco il cellulare e rimango lì fermo in macchina ad aspettare che mi risponda

Alzo gli occhi verso il cielo e guardo le stelle dal finestrino della mia macchina

Sono tanti puntini argentati che brillano chissà da quanti milioni di anni..sono lì piantati

Penso, mi fermo a pensare..a tutto..a quello che sta succedendo, a quello che ha detto Mattia, alla malinconia che mi ha pervaso dopo che lui mi ha detto che fra due settimane partirà..è tutto molto più concreto adesso..

Il mio cellulare vibra

"Sto guardando un film, sono sveglia..vieni qui?"

"Posso?"

"Ma che domanda sono? Vieni scemo ❤️"

Sorrido dolcemente allo schermo

Quello di cui ho bisogno ora, sono le sue mani, i suoi occhi e la sua voce che mi calma

Blocco il cellulare e metto in moto l'auto.

Parcheggio l'auto fuori dal cancello, prendo la scatola bianca e scendo dalla macchina

Ultimamente sono più qui che a casa mia, non vedo l'ora di avere un posto in cui ci saremo solo io e Virginia e tutte le nostre cose intorno

Le scrivo un messaggio per farle sapere che sono arrivato e prontamente sento il cancellino aprirsi

"Facciamo piano, mia madre dorme" sussurra dolcemente, mi dà un bacio delicato sulle labbra

La supero e appoggio la scatola sul tavolo

La guarda accigliata per qualche secondo ma non mi fa domande

Dopodiché l'abbraccio la stringo forte a me cingendole entrambe le braccia al collo inglobandola quasi totalmente tra le mie spalle e la sensazione che provo è proprio quella di volermi aggrappare alla mia ancora

Sento le sue braccia esili cingermi i fianchi e le sue mani accarezzarmi la schiena

Mi stringe forte come se anche lei avvertisse questo mio bisogno di appoggiarmi, aggrapparmi a lei

Quasi come se mi dicesse in silenzio, sono qui, appoggiati a me

"Ehi" sussurra dolcemente contro la mia spalla

Sospiro e sento che potrei piangere da un momento all'altro

Mantengo l'abbraccio ancora qualche secondo e poi ci stacchiamo

AttentaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora