"Questa è la mia buonanotte?"

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Pov Virginia

È luglio, estate inoltrata.

Fa davvero tanto caldo e io sto continuando a prepararmi per affrontare il test che farò a settembre.

Se dovessi passare probabilmente andrei all'Università di Parma e questo implicherebbe anche fare una scelta di trasferimento alla quale in questo momento non sto pensando, dopotutto non so neanche se passerò il test.

La mia storia con Christian continua a gonfie vele, più andiamo avanti e più l'intesa tra di noi cresce, stiamo imparando conoscerci, anche se personalmente a me sembra di conoscerlo da sempre.

È una sensazione strana non l'avevo mai provata con nessuno.

Oggi ho deciso di presentarlo ai miei, faremo una cosa abbastanza informale, non si tratterà di una cena in realtà è proprio un -mamma papà lui è Christian-

Sono stufa di doverlo far venire a casa quando loro non ci sono, anche se mio padre è quasi sempre via per lavoro, mia madre è a casa qualche volta in più, quindi mi piacerebbe potergli dire di venire a trovarmi quando vuole e non solo quando loro sono via o vanno da mio fratello.

"A che ora ha detto che arriva quello là?" chiede mio padre sfogliando il giornale seduto fuori in giardino sotto il gazebo.

È una bella giornata, il giardino pullula di colori e il contrasto del verde del prato con la piscina interrata rende tutto ancora più bello.

Oggi è sabato uno dei pochi sabati in cui non lavora e quindi ne ho approfittato.

"Quello là ha un nome.." dico sapendo che non lo fa con cattiveria ma solo perché è geloso della sua bambina.

Ha sempre desiderato una femmina e quando sono arrivata mi ha sempre trattato come una principessa, soprattutto quando mi è stata diagnosticata l'epilessia, non mi ha mai lasciato un secondo e ha sempre cercato i medici migliori affinché potessero darmi una cura che mi permettesse di vivere senza avere particolari problematiche.

A volte queste sue troppe attenzioni al riguardo mi hanno fatto sentire un po' in gabbia, ma so che tutto quello che faceva era dettato dell'amore incondizionato che prova nei miei confronti.

A volte però, sa essere insopportabile, soprattutto quando sente parlare di ragazzi che mi ronzano intorno.

"Ah sì giusto, come hai detto che si chiama?" dice alzando solo gli occhi tenendo il viso rivolto verso il giornale.

"Andiamo te l'ha già detto mille volte come si chiama non cominciare a fare il geloso" dice mia madre dando da bere ai fiori.

"Christian" dico mentre mi siedo di fronte a lui.

"Christian" ripete leccandosi un dito per voltare pagina.

"Papà" dico ferma.

Alza lo sguardo.

"Per favore comportati bene ci tengo molto" gli chiedo.

"Sarà lui a doversi comportare bene altrimenti sarò io a tenerci molto" borbotta chiudendo il giornale piegandolo.

"Dico sul serio, non cominciare a bombardarlo di domande"

"Credi che non sia all'altezza di rispondere a tutte le mie domande? Non hai un alta opinione di lui" commenta appoggiandosi allo schienale della sedia.

Alzo gli occhi al cielo.

"Papà" lo ammonisco.

"Si comporterà benissimo vero tesoro?" dice mia madre tirandogli un occhiataccia.

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