45.

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«Non avete idea di cosa ho appena scoperto!» la porta della camera viene aperta di scatto.
La truccatrice solleva il pennello dal viso e si gira.
«Ah, sei qui, che bello» sorride.
Ma con chi sta... Winter? «Che succede, Lu?» chiedo confusa dalla sua entrata.
«Sono andata a prendere un succo di sotto, no? Ecco, ho incontrato Ronan e abbiamo scambiato due chiacchiere. Viene fuori che lui e la biondina lì seduta sono cugini» spiega chiudendosi la porta alle spalle.
«Tu e l'amico di Harry?» chiede Vivienne alla ragazzina.
«Ah, beh, sì, l'ho scoperto quando siamo arrivati ma abbiamo preferito evitare di dire qualcosa per non distogliere l'attenzione dalla coppia. Tutto qui. Niente di losco dietro» arrossisce vedendo che tutte le attenzioni sono rivolte a lei.
«Avete lo stesso cognome?» chiede zia Molly.
«No, suo padre e mia madre sono fratelli. Io faccio Reynolds di cognome» sorride.
«Com'è piccolo il mondo» sospira Luna accomodandosi sulla sua poltroncina. I capelli sono ancora stretti in bigodini mentre il viso è ancora privo di trucco. Mancano due ore al matrimonio e la mia ansia inizia a diventare sempre più palpabile. Voglio dire, e se il vestito non entra? Se qualcosa va storto?
«Aurora!» esclama mamma facendomi sobbalzare sul posto. Per fortuna la truccatrice sta rovistando tra i cosmetici da utilizzare e non ha rischiato di cavarmi l'occhio.
«Che c'è?»
«Dimmelo tu. Sei impallidita.»
«Sono solo nervosa» rilascio un profondo respiro. «E se qualcosa non va?»
«Lo aggiusteremo» risponde Avery intenta a sorseggiare il suo Martini. Santo cielo, è divina avvolta nel tessuto sottile che ho scelto per lei e Luna.
Qualcuno bussa alla porta, zia Paige apre e Devon entra in stanza. «Che ci fai qui?!» strilla Luna. «Non puoi vedere i vestiti!»
«Perché? Mica sono io a sposarmi» ribatte Devon guardandosi intorno. Avery continua a sorseggiare il suo drink, un sorriso soddisfatto sul volto mentre vede il suo ragazzo mangiarsela con gli occhi. Fa caldo qui dentro o sono solo questi due che hanno fatto salire la temperatura?
«Ciao, amore» si avvicina.
Devon la stringe subito tra le braccia, lasciandole un bacio sulla fronte. «Sei...»
«Sono?» ridacchia lei.
«Meravigliosa.»
«Grazie. Anche tu sei molto figo. La tua ragazza lo sa che fai gli occhi dolci a una sventola come me?» lo punzecchia facendoci ridere tutte.
«Cerco di essere discreto. Non dirglielo se la vedi» Devon le accarezza i capelli.
«Che eri venuto a fare?» domanda Layla, un lecca-lecca rosso – penso alla ciliegia – in mano.
«Solo a vedere come vanno le cose qui. Lo sposo è nervoso» ghigna spostando lo sguardo su di me.
«Perché? Non vuole più farlo?» scatto dalla sedia, terrorizzata al pensiero.
«Che? No, è nervoso perché freme dalla voglia di vederti» risponde il mio migliore amico.
«Rassicuralo che la cosa è reciproca» prende parola Grace. «Ormai non manca molto.»
«Succederà, però, se non ci diamo una mossa» scherza la parrucchiera.
Mi fiondo di nuovo sulla sedia e lascio che le donne lavorino. Poco dopo la porta viene aperta ancora una volta, stavolta è Jade a entrare.
«Tutto bene? Rassicura Aurora perché sta per svenire» ridacchia zia Vivienne.
Jade si avvicina e mi stringe una mano. «Fila tutto alla grande. Le macchine sono già qui e partiremo mezz'ora prima per evitare qualsiasi problema di traffico. Ho fatto una perlustrazione al St. James ed è perfetto. La gente sarà lontana, visto lo steccato, ma non essendo un parco privato si potrà comunque assistere.»
«Sì, lo avevamo messo in conto, ma facciamo affidamento sul fatto che alle tre la maggior parte della gente lavori e che quindi non ci sarà troppa folla» spiego, gli occhi chiusi.
La truccatrice si scosta e mi chiede di aprire gli occhi per poter controllare il suo lavoro. Annuisce soddisfatta e si allontana. «Spray fissante e sei pronta, tesoro» sorride.
«Grazie mille, è stata molto dolce e paziente» stringo la sua mano.
«La ragazza dei fiori c'è? Devo consegnarglieli» dice Jade.
«Eccomi» si alza Layla. «Ragazza dei fiori ai suoi ordini.»
Jade ridacchia e la invita a seguirla fuori.
«Visto?» mamma si avvicina. «Va tutto bene. Adesso rilassati e goditi il tuo champagne.»

Il tragitto in auto, insieme alla mia famiglia è... nervoso. Voglio dire, io sono nervosa. È solo che non vedo l'ora di vederlo e accettarmi che non si è tirato indietro all'ultimo minuto. Quando arriviamo un paio di persone osservano curiose ma la cosa non mi disturba. Papà, Luna e Avery mi aiutano ad aggiustare il vestito mentre attendo che tutto sia pronto. Non sono lontana dal gazebo, mi basterà superare l'albero dietro cui mi trovo per percorre il patio allestito dagli addetti. Mi viene già da piangere, è tutto meraviglioso.
Ronan si avvicina con un sorriso smagliante sul volto. «Sei incantevole, Aurora.»
«Grazie» arrossisco. «Harry?»
«Vuole vederti» ride.
«Anche io» mi agito nervosa sul posto.
«Beh, gli invitati sono tutti qui. La musica c'è, il quartetto è pronto. Gli sposi ci sono. È fatta. Adesso vado, penso che tua sorella sia pronta a pestarmi se non mi metto al posto» rabbrividisce.
«Ti conviene» rido.
«Okay, tutti ai posti. Si inizia!» Jade batte le mani mentre il suono di un violino riempie l'aria.
«Ci siamo, tesoro» sorride papà stringendomi in un abbraccio veloce.
I primi ad avanzare sono Ronan e Luna, a braccetto e sorridenti percorrono la navata e raggiungono Harry, poi vedo Avery e Devon. Lo ammetto, mi ha fatto commuovere il fatto che Harry lo ha scelto come secondo testimone. Okay, ora è il turno di Layla. Dov'è?
La musica si interrompe e il mio cuore precipita. «Papà?» biascico.
«Ssh, tutto bene» ridacchia lui.
«Cosa-» non ho il tempo di porgere la mia domanda, le note di Stayin' Alive dei Bee Gees iniziano a risuonare. Lucas, Alec e Luke fanno la loro comparso con dei borselli attaccati ai fianchi mentre si esibiscono in una coreografia e iniziano a spargere fiori lungo la navata. «Oh, mio Dio» scoppio in una sonora risata, portando una mano sulla bocca. Stanno tutti ridendo, ufficiante compreso. La musica continua, loro ballano agitando fianchi e braccia. Sono esilaranti, giuro. Giungono alla fine porgendo la mano a Harry e poi prendono posto.
«Non ci credo che hanno fatto una cosa del genere» bisbiglio tra le risate.
«Ci hanno lavorato per settimane. Sono stati fenomenali, eh?» ride papà.
«È il vostro turno» bisbiglia Jade al nostro fianco.
Il quartetto riprende a suonare la classica marcia nuziale. Papà, al mio fianco, rilascia un profondo respiro mentre attende che Jade sistemi la parte posteriore dell'abito. Pochi secondi dopo iniziamo a percorrere la navata. Dell'ansia di prima non se ne vede nemmeno l'ombra. Ringrazierò i tre moschettieri più tardi, sono stati sensazionali, ma adesso... adesso ho occhi solo per lui, il biondino che mi osserva rapito. Giunti davanti a lui, papà gli stringe la mano e mi lascia un bacio in fronte, poi prende posto accanto a mamma, in lacrime insieme a Luna e il resto delle zie. Accidenti, persino le gemelle stanno asciugando qualche lacrima. Che carine.
Harry solleva il velo, rivelando il mio viso. Stringe la mia mano e mi sorride. «Ciao, angelo.»
«Ciao» mormoro colma di emozione.
«Pronti a iniziare?» ci sorride l'officiante.
«Pronti come non mai» annuisce Harry.
«Pronti come non mai» ripeto, un sorriso smagliante sul volto e gli occhi pieni di emozioni.


𝐀𝐔𝐑𝐎𝐑𝐀 [𝐁𝐨𝐬𝐭𝐨𝐧 𝐋𝐞𝐠𝐚𝐜𝐲 𝐒𝐞𝐫𝐢𝐞𝐬 𝐕𝐨𝐥.𝟐]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora