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Mi svegliai all'alba, mi vestii comoda e partii verso l'aeroporto.

Già all'inizio credetti poco alle parole di Price per non darmi false speranze.
La sera prima constatai anche che soffrendo di forti emicranie da tre mesi senza alcuna ragione potrei aver sviluppato una malattia psichiatrica che mi ha portato ad avere delle allucinazioni.
Intutile dire, però, che gli cercai con lo sguardo ovunque.

Durante il check in, durante la  colazione al bar, durante l'imbarco...niente forse la mia ultima teoria era corretta.
Dopo aver setacciato tutti i passageri nell'aereo, mi arresi.
Mi sedetti al mio posto assegnato, presi le cuffiette e il libro chiudendomi nel mio mondo.

Dopo qualche minuto sentii una voce ovattata oltre le cuffiette, mi preparai per declinare il cibo offerto dalle hostess e tornare nella pace, ma trovai un ragazzo di fianco a me.

-che ascolti?- chiese sorridendomi.
Si sistemò i capelli e si rimise il cappellino ignaro della lotta interiore che stavo affrontando.
-Just dei radiohead- presi forza e risposi.
-uh bellissima- non so bene se lui sapesse di ciò che mi stava facendo e mi volesse uccidere o se fosse solo troppo innocente per capirlo.

Seguirono attimi di silenzio in cui Conor si guardò intorno mormordando il ritornello di Just mentre io lo fissavo come un ebete.

-si sta meglio nella prima classe sai?-

Grazie al cazzo amore mio

-vieni dai- lo guardai scettica alzarsi e farmi un cenno con la mano, raccattai le mie cose e mi decisi a seguirlo.

-mi scusi signore- mi fermai davanti a un passeggero a caso -lei quel ragazzo riesce a vederlo?-  indicai le spalle di Conor - si certo perché?- - grazie mille buon viaggio-

Entrammo nella zona della  prima classe e ritrovai il resto del gruppo tutto allegro e sorridente.
-ECCOLA- Dom mi corse incontro abbracciandomi e lasciandomi scioccata per qualche attimo.

Mi sedetti di fianco a Conor e Price  e di fronte a Phil, Joe e Dom.
Mi guardai intorno come se fossi piovuta dal cielo cercando di capire la situazione -l'ho detto che ci saremmo visti- Price ruppe il silenzio e io decisi di continuare.
-si ma non avevi detto che mi avreste rapito per viaggiare in prima classe-
Andammo avanti così con qualche risata e qualche chiacchera.

Valutai se raccontare tutto a Sam subito o a casa. Optai di tenerla un po' sulle spine lasciandole solo un messaggio *ricordami che ti devo raccontare una cosa*

Take This Lonely HeartDove le storie prendono vita. Scoprilo ora