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Si erano fatte le nove meno un quarto, mi voltai e il cantante fissava il cielo.
Mi alzai a sedere e lui girò appena il viso verso di me.
-io torno a casa, tu resti o..?- lui si alzò e con un cenno di testa mi iniziò a seguire verso casa

Rientrammo e Lory mi squadrò da testa a piedi, la ingorai e me ne andai in cucina, presi un biscotto poi mi feci spazio sul divano tra Dom e Sam.
-ma a che ora va via?- chiesi sussurrando alla mia amica notando che l'ospite si era accomodata su una sedia con il telefono.
-non se ne va- rispose lei con il mio stesso tono.
-che?! - forse alzai un po' la voce ma rimedia subito.
-che intendi?-
-rimane penso fino a che non torniamo a Milano-
-ma non ci sono i letti-
-già-
smisi di sussurrare.
-scusate ma come siamo disposti per la notte?-
-ah...in effetti non ci avevo pensato..- disse Dom.
Nessuno offrì una soluzione.
-ottimo, Lory puoi dormire sul divano- riflettei su un posto dove dormire e stare all'aria aperta mi sembrava la cosa migliore.
-Oh grazie e tu?- feci un segno con la mano di non preoccuparsi e lei mi ringraziò di nuovo.

Non avevo intenzione di dormire, ripresi le cuffiette e mi stesi in veranda sul materassino a forma di unicorno.
Rimasi sveglia tutta la notte a fissare il soffitto provando ad ignorare la pancia che brontolava in continuazione.

La mattina, con i primi raggi di sole, mi andai a cambiare e uscii come sempre.
Percorsi la ciclabile fino al centro e tornai.

Conor era seduto sugli scalini davanti l'ingresso, che fissava l'asfalto.
Alzò la testa quando sentì i miei passi.
Mi sedetti vicino a lui e poggiai la testa sulla spalla.
Rimanemmo in silenzio per attimi interminabili.

-non hai dormito vero?- chiese ed io annuii, si portò le anni sul viso e sbuffò.
-ei non è colpa tua- gli spiegai con tono dolce.
-più o meno- rispose lui.
-vuoi spiegarmi quolcosa?- chiesi più seria, mi guardò negli occhi poi sospirò.
-Loretta ed io ci siano sentiti per un bel periodo, poi abbiamo perso i rapporti e credevo che la cosa fosse finita là, ma lei, non so se per Dom o meno, ha scoperto del nostro ritorno in Italia, io neanche ci ho pensato troppo ed eccola qua- non sapevo se questa notizia mi avesse tirato su il morale o se me lo avesse abbassato.

Lei è stata una storiella estiva niente di serio, dal punto di vista di lui, ma anche io ero una storiella estiva.

Mi distaccai e me ne tornai sul materassino.
-tutto ok?-  chiese lui.
-mhm-
Mi continuò a fissare con aria "dai dimmi che hai" scossi il capo e gli feci cenno di raggiungermi.
Non mi sarei rovinata la vacanza così. Lo guardai negli occhi steso di fianco a me, poi il mio sguardo scivolò sulle labbra ed il suo fece lo stesso.
Ci baciammo e mi dimenticai di tutte le ansie e paranoie.

Take This Lonely HeartDove le storie prendono vita. Scoprilo ora