Take This Lonely Heart

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Il sushi era un locale molto carino decorato con vasi che pendevano dal soffitto con al loro interno dei bellissimi fiori rosa.
Ci sedemmo al tavolo segnato ed iniziammo a ordinare.
Come cameriere vi era un robottino bianco che aveva puntato Dom quindi ogni volta portava i piatti a lui.

Io mi sfondai di tutto e di più iniziando anche una gara con il batterista.
Arrivò però il momento in cui nessuno riuscì a mangiare più  niente ma a tavola c'era ancora tanto cibo che ci avrebbero fatto pagare in più se non lo avessimo finito.
Presi un tovagliolo e avvolsi ciò che riuscii mettendo tutto nella borsa, imitata dalla mia amica.
Joe e Dom si davano turni per chi dovesse andare in bagno a scaricare i nigiri finché non riuscimmo a nascondere tutto.

Uscimmo dal locale e sia io che il batterista vomitammo nel primo vaso che trovammo. A noi si unì Dom che vomitò schifato dal nostro vomito.
Una volta ripresi, un po' traballante decisi di stendermi in mezzo alla ciclabile.
Potevo morire lì, stavo esplodendo.
Recuperai le forze e ci incaminammo verso casa, rigorosamente scalza.
Sam aveva preso la via più facile e si fece portare in braccio dal chitarrista.

Arrivati a casa andai subito a mettermi il pigiama per stare comoda e mi sciaquai il viso.
Chiaccherai sulla specie di veranda insieme a Phil e quando ormai si fece tardi mi andai a coricare, o almeno ci provai.
Dom si era addormentato sul divano, nonché mio letto.
Provai a chiamarlo più volte ma ricevetti un calcio da parte sua e una lamentela da incosciente.
Mi incazzai lo stesso e studiai un'alternativa.
Sam e Joe già dormivano, Price russava come un bue, l'unica era la camera con Conor.

Entrai nella camera e trovai il cantante intento a leggere con gli occhialini calati sul naso, sembrava un nonno.
Mi avvicinai e mi stesi spiando le righe del libro. Cime tempestose, un classico.
Gli chiesi se potessi dormire lì e lui non si oppose quindi mi rannicchiai e sentii lui spegnere la luce e poggiare il libro sul comodino.