Amavo dormire con lei.
Potevo sentire ogni suo respiro.
Aveva il sonno molto leggero e facevo attenzione a non svegliarla.
Mi piaceva guardarla dormire.Quella notte ripensai alla stessa sera, al sushi.
Eravamo entrati e subito mi colpirono i fiori, avevo capito che lei li amasse.
Mi ero avvicinato al suo orecchio proprio per complimentarmi dei boccioli rosa.
Indugiai un attimo di troppo, inspirando la nota del suo profumo, una fragranza leggera e fresca, mi ricordò una notte di primavera con i fiori che adorava e il venticello pungente che le faceva venire la pelle d'oca.Ci eravamo seduti e avevamo iniziato ad ordinare.
L'atmosfera era allegra e lei scherzava con gli altri.
-allora ti sfido- inziò il batterista puntando il dito verso Eva.
Lei era rimasta un po' scioccata e ci aveva riflettuto qualche secondo su, aveva vagato con lo sguardo per capire se voleva o meno sfondarsi di pesce crudo.La mia mano destra si spostò sul suo ginocchio sinistro.
L'intenzione era quella di darle un buffetto di incoraggiamento scherzoso, ma il punto esatto in cui si posarono le mie dita era quello dell'orlo del vestito, confine tra stoffa e gambe nude.
Il mio tocco si poggiò con dolcezza, sfiorando la pelle con delicatezza e la stoffa leggera dell'abito si era diabolicamente sollevata di un millimetro.
Lei non si mosse e per un secondo fui tentato di lasciar avanzare le mie dita ancora più su.
Ero in un ristorante e dovevo riprendermi. Andai in bagno.Avevo io insistito tanto per quel vestito e ne stavo anche soffrendo.
[...]
La sentii riggirarsi nel lenzuolo e tornai alla realtà.
Si rannicchiò ancora di più a me, potevo sentire di nuovo il suo odore.Poggiai la testa tra i suoi capelli ed inalai l'essenza come una droga.
Quindi ripensai alla prima volta che la vidi.
Era in abbigliamento sportivo e aderente.
Le sue guance si erano tinte di rosso quando ci riconobbe, balbettò in modo buffo ma non interferì sulle nostre identità e ci diede le indicazioni poi sparì tra la vegetazione insieme alla famiglia.
Mi ero già arreso nel rivederla prima che mi cadde addosso.
Era di nuovo rossa ma sanguinava anche.
La aiutai a medicarsi e scoprii che lei già mi conosceva.[...]
Continuai a guardare il petto di Eva fare su e giù mentre respirava piano.
Rividi poi il momento in cui uscimmo al cinema all'aperto, quando la chiamai ubriaco e alle prime volte in cui ci addormentammo vicini.
Ero talmente spaventato da ciò che sentivo che la iniziai ad evitare standoci poi di merda.Il bacio al lago.
I diversi momenti soli.
La vicenda di Giulia.
Lei che mi parla a cuore aperto dicendo ciò che prova e infine il bacio sulla spiaggia.La sentii riggirarsi più volte sotto il lenzuolo, stava perdendo il sonno.
Si girò verso di me e osservai i suoi lineamenti dolci pochi attimi prima che lei aprisse gli occhi piano.Mi sorrise e volevo già seppellirmi avrei potuta baciarla subito.
-hey- sussurrai.
-hey- rispose lei con la voce un po' impastata dal sonno.
Rimanemmo così per secondi o forse minuti, poi lei si alzò a sedere.
Sembrava un po' triste e persa nei suoi pensieri, non disse nulla e andò in bagno.
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Take This Lonely Heart
Fanfic5 ragazzi compongono i nothing but thieves e fanno amicizia con due loro fan...