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Seduta su una sedia piazzata davanti la porta, Sam decise di farmi perdere dieci anni di vita
-dove sei stata?-
-Samantha santo iddio vuoi uccidermi?-
Le dovetti spiegare la situazione omettendo qualche piccolo particolare.
Poi mi ributtai sul letto per circa un'ora prima che la sveglia suonasse.

Nei giorni successivi era tornata la normalità.

Ero stesa sul divano a riempirmi di popcorn accompagnata da "le pagine della nostra vita" quando suonò il citofono.
Mi diressi alla porta e quando l'aprii vidi un ragazzo riccio con gli occhiali calati sul naso e un cappellino di lana.
-Price?-
-ciao Eva scusa il disturbo veramente-
Lo feci accomodare e gli offrii dei popcorn.
-dimmi-
-dopodomani è un giorno importante per me e Phil ed io vorrei fargli un regalo-
-che tipo di regalo?-
-oltre a un piccolo pensierino volevo preparargli la cena-
-che dolce che sei, ma io a che servo?-
-devi insegnarmi a cucinare-
Rimasi un po' perplessa non avendo chissà quali capacità ma accettai.
Mi spiegò che voleva fargli trovare un buon piatto di carbonara e del tiramisù per poi dargli il pensierino che doveva ancora comprare.

Passammo la sera a pasticciare in cucina. Era proprio negato.
Quando rientrò Sam ci squadrò entrambi ma scelse di non fare domande e osservarci.
Dopo circa un'ora persi un po' la pazienza.
-Price io non vorrei dirtelo, ma cucinare non è il tuo forte-
-lo so- si sedette su uno sgabello un po' rattristato.
-e se ti portassi il cibo io poco prima dell'arrivo di Phil?- i suoi occhi si illuminarono nuovamente.
-lo faresti?-
-certo-
Mi abbracciò contento ringraziandomi per una decina di volte.
-ora però abbiamo un'altro problema-
-quale?-
-non so che pensierino fargli-
-l'organizzazione non è il tuo forte eh- disse Sam avvicinandosi.
-mh già-
-vorrà dire che domani ti portiamo a fare shopping- gli sorrise la mia amica.

L'indomani incontrammo Price, Joe e Conor sotto casa.
-ci danno una mano pure loro, Dom tiene impegnato Phil- spiegò il riccio
Salutammo gli altri e ci incamminammo per i negozi.

Conor sembrava ignorarmi o evitarmi, joe e Sam commentavano ogni vetrina e James era nervoso.
Dopo circa un'ora e mezza di camminata il batterista di fermò di colpo davanti a una vetrina.
-quello- indicò un orologio da polso.
-quello è perfetto-
-alla faccia di un pensierino- intervenì Sam.
L'orologio costò effettivamente più del dovuto ma a Price non sembrava importare, tornò a casa con un sorriso stampato.

Il giorno successivo preparai il tiramisù e poco prima delle 7.00 feci la carbonara.
Con l'aiuto di Sam portai la roba a casa dei ragazzi.
Aiutai James ad apperecchiare le ultime cose e poi cercai la mia amica scomparsa non so dove probabilmente con il chitarrista.

Tornate a casa ripulii la cucina.
-joe ci ha invitato in piscina da loro domani- mi spiegò Sam.
Una notifica comparse sullo schermo del telefono *grazie mille dell'aiuto ti sono debitore* mi faceva un sacco di tenerezza.

Take This Lonely HeartDove le storie prendono vita. Scoprilo ora