Take This Lonely Heart

21

Mi misi l'unico pigiama pulito in armadio nonché quello dei Rolling Stones che per quanto lo amassi la maglietta era un filo troppo corta.
Mi lavai i denti e raggiunsi Conor in camera che con delle coperte e dei cuscini si era accampato sul pavimento.
-sicuro vuoi dormire lì per terra?- mi faceva un sacco pena
-si si tranquilla- mi sorrise e ricambiai sorridendo a mia volta.
Presi le gocce e mi stesi sul letto.

Nonostante nelle avvertenze delle gocce per il mal di testa ci fosse scritto "tendenza a sonnolenza" non mi facevano mai effetto e quella sera non riuscii a dormire.
Non sembrava andare bene neanche al cantente steso sotto il mio letto, lo sentii girarsi e rigirarsi.
-stai scomodo?- chiesi.
-no non è quello...- mi scanzai di lato e feci due colpi sul letto con la mano invitandolo a salire.
Si stese di fianco a me e restammo a guardare il soffitto per attimi infiniti.
-un'altro brutto sogno?- ruppi il silenzio.
-già- mi avvicinai un po' e gli posai la testa sulla spalla.
-tu come mai non dormi?-
-non riesco-
Iniziò ad accarezzarmi i capelli poi cominciò a canticchiare
It's been like a year since I've been home...

Non riuscimmo a dormire comunque e dopo particles partì un vero e proprio concerto.
Eravamo talmente presi che ci dimenticammo di Sam e Joe che dormivano tranquilli nella stanza di fianco.
-Yoo hoo Mary Jane
Are you gonna come for a dance today-
Stavamo saltando sul letto come due ragazzini e due penne prese dalla scrivania erano i nostri microfoni.
Sentimmo dei colpetti al muro proveniente dalla stanza di fianco ma gli ignorammo.
-Some days never end-
-depends-
-where do you wanna go-
-vi siete ammattiti?- Sam e Joe fecero irruzione in camera.
Io e il cantante ci guardammo e scoppiammo a ridere dal nulla. Sam ci lanciò un cuscino e ci minacciò di tagliarci le corde vocali se avessimo cantato di nuovo.

Nuovamente soli ci stendemmo sul letto e provammo a mantenere la promessa con la mia amica rimanendo tranquilli.
-ti piacciono le calamite?- disse indicando il pannello di metallo vicino il comodino mentre con l'altra mano mi faceva dei grattini sul braccio.
-mhm mi piace collezionarle dei posti in cui sono andata- inziò a chiedermi da dove venissero una per una.
-quella è delle cascate delle marmore- gli sorrisi ricordando il primo incontro.

Appoggiai la testa sul suo petto e mi addormentai mentre lui faceva scorrere le sue dita delicatamente sulla mia schiena.