34 (joe)

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Ero steso sul mio letto, Sam era di fianco a me che riprendeva fiato.
I suoi seni si muovevano su e giù coordinati al respiro e la poca luce che filtrava dalle tapparelle mostrava qualche gocciolina di sudore.
-in realtà volevo parlarti- dissi anche io con un filo di fiatone.
Voltò il viso verso di me e mi sorrise con gli occhi luccicanti.
-dimmi- disse dolcemente.

Mi alzai e mi diressi dove poco prima avevamo lanciato i pantaloni, ancora totalmente nudo.
Presi la scatolina nera all'interno della tasca e tornai sul letto.
-volevo chiederti se ti andasse di rendere ufficiale tutto ciò ed essere la mia ragazza- aprii la scatolina dalla quale una collanina argentata luccicava con un mio plettro come ciondolo.
Si portò una mano alla bocca sorpresa poi mi si avvicinò e mi baciò.
-si-sussurrò con la fronte poggiata sulla mia.

Poggiai la scatola sul comodino prendendo la bustina del preservativo e la ribaciai.
Mi distesi sul suo corpo e mi ressi sugli avambracci.
Piegai il viso sul seno destro e lo succhiai facendola ansimare. Tornai a guardarla e mossi piano il bacino su di lei, strusciandomi tra le grandi labbra che sentivo calde e bagnate contro di me.

Scivolai dentro di lei, sentendo le sue pareti strette modellarsi attorno a me.
Mi avvolgevano accogliendomi in tutto il mio spessore.
Sam strinse i denti respirando piano mentre io mi seppellii tra le sue cosce senza fretta.

Mi fermai quando la penetrai del tutto.
Lei mi guardò in attesa che mi muovessi.
Mi strinse la schiena e mi accarezzò i lombari, poi mi avvolse le gambe intorno al bacino.
Le sorrisi e la baciai. Scesi a baciare il collo assaporando tutto il suo profumo.
-Joe- mormorò in un ansito spezzato, poi si aggrappò a me sobbalzando a ogni colpo.

La spalliera del letto urtava contro il muro mentre le molle cigolavano. I suoi occhi erano incastonati nei miei mentre i suoi capelli arruffati, scesi con lo sguardo su tutto il corpo.
Era fottutamente bella.

[...] EVA'S POV

-IS ALL THESE FUCKING VOICES IN MY HEAD- ero tornata a casa mentre la mia amica stava ancora con Joe a fare chissà che ed avevo attivato alexa al massimo come ero solita fare.
-TELL ME I'M NOT GOOD ENOUGH FOR THEM- urlavo i testi dei palaye royale finché non scoccò la serratura.
Sam entrò saltellando con un sorriso stampato e si unì a me.

-allora? Per quale motivo il misterioso chitarrista biondo ti ha rapito per circa due ore mezza?- chiesi una volta abbassato il volume.
Lei sorrise poi mi indicò la collana alla quale non avevo fatto ancora caso.
-il mio ragazzo voleva farmi un regalino- si dondolò sui talloni fissando il plettro.
-VI SIETE FIDANZATI- esultai quindi iniziammo a saltellare rialzando il volume della musica.

Il telefono mi squillò ma non lo sentii quindi squillò pure quello di Sam. Era Phil, ci chiedeva se l'indomani saremmo volute partire.

Take This Lonely HeartDove le storie prendono vita. Scoprilo ora