Capitolo 1

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"Primo giorno di scuola!" Esclamo appena Leo e Stefania scendono le scale "qui c'è la tua merenda, e qui c'è la tua" dò a entrambi i porta merenda che mettono nel loro zainetto, Tom mi affianca e mi da un bacio sulla tempia "guarda Tom..i nostri bambini vanno a scuola" "la mia principessa, e il mio migliore amico" batte il cinque a Leo "eppure quando siamo arrivati qui tu avevi tre anni.." guardo Leo "mamma guardami" si avvicina a me "devi prendere le tue pillole, e se ti senti male, devi chiamare papà, chiaro?" "Si, tesoro, ora andate, io e Hector vi aspettiamo qui" guardo la mia pancia "volevi dire tu e James" "no no Tom, intendevo proprio Hector" "basta litigare voi due, andiamo a scuola" protesta Stefania.
Lei ha un bel caratterino, tutti dicono che abbia preso da me, il che mi fa piacere. "Va bene tesoro, un'altro bacio alla mamma?" Cerco di abbassarmi, ma la pancia me lo impedisce "aspetta" Tom prende in braccio Stefania e io la prendo, lei mi da un'altro bacio, Leo si avvicina e anche lui mi bacia la guancia "primo giorno delle medie, emozionato?" "Abbastanza" sorride "ora andate, prima che mi metto a piangere, Leo aiuta Stefania a scendere, Tom mi da un ultimo bacio, e lo da anche al piccolo prima di prendere le chiavi e con i bambini correre in macchina.
Passa qualche minuto e Tom torna a casa, mi trova seduta sul divano a guardare il vuoto "tutto bene?" "Si.. stavo solo pensando" "ai bambini?" "Si, insomma sono cresciuti così in fretta" "non possiamo fare nulla per questo, lo sai" si siede accanto a me "ci pensi che abbiamo concepito il piccolo sotto degli scogli, sulla sabbia" "certo che si, una notte molto divertente" mi fa ridere "stavo pensando.. magari se per te va bene invece di mettere il nome Hector.. lo chiamassimo come mio padre?" "Come si chiamava tuo padre?" Sorride comprensivo "Diego..." "Diego? Non è un nome di origine Spagnola?" "Mio padre è Colombiano, solo che i miei nonni lo hanno portato a Napoli quando aveva solo qualche mese" "e io solo ora scopro che mia moglie, con cui ho fatto due figli, ha origini spagnole" "e già" ridacchio "però! Questa ha fatto male" "ti amo" lo bacio "fammi capire, sei Napoletana, con origini Spagnole, ma sei sposata con un attore britannico?" "A quanto pare... i nostri bambini vanno a scuola" nascondo la faccia tra l'incavo del suo collo mentre piango "mi erano mancati ormoni" scherza Tom, mette una mano sulla mia spalla e mi da dei baci sulla testa "un minuto prima allattavo Stefania, e ora va all'asilo, sembra ieri che io e Leo siamo venuti qui" "non piangere" mi accarezza la testa.
Io e Tom andiamo a prendere prima Stefania a scuola perché esce prima di Leo. Bussiamo alla porta, e la maestra ci fa entrare in classe, appena i bambini vedono Tom sussultano, "c'è spider-man!" Esclama felice uno di loro "no, lui è il mio papà" Stefania si alza dalla sediolina dove era seduta e corre verso di noi, "hai fatto la brava qui?" le chiedo "si mamma" "ha ragione, avete cresciuto un piccolo angelo" sorride la maestra "Angelo? Ma sei nostra figlia" la fa ridere Tom mentre la fa salire sulle sue spalle "ora andiamo da Leo?" Chiede la piccola "va bene, ora andiamo. Arrivederci" salutiamo tutti. Metto Stefania nel seggiolino, e Tom mi aiuta a salire in macchina con pancione. "Sei sicura che la dentro ce né  solo uno?" "Non dire sciocchezze Thomas, abbiamo fatto l'ecografia, non sono gemelli" "allora il piccolo è grande" accarezza la mia pancia "brutta mossa papà" sussurra Stefania "cosa? Perché?" "Vuoi dire che sono grassa?" Chiedo arrabbiata "no.. voglio dire che il piccolo è grande.." "come fai a dirlo se è nella mia pancia? È ovvio, mi guardi, quindi mi guardi e mi vedi grassa, grazie Tom" incrocio le braccia sotto al seno "non volevo dire che sei grassa" "l'hai appena detto!" Esclamo "ho solo pensato fossero gemelli" alza le spalle "per l'amor del cielo smettila di parlare papà" "aiutami tu allora!" Si volta verso Stefania "mamma, Leo mi ha detto cosa fare in questi casi, ed è normale, sta tranquilla, hai solo gli ormoni" "ha ragione..." sussurro "grazie" le batte il pugno Tom "dovresti pagarmi in queste situazioni" ci fa ridere.
Arriviamo fuori scuola di Leo, e viene verso di
Noi "hey tesoro! Come è andato il primo giorno?" "È andata bene, si, sono tutti simpatici" si siede in macchina "tu? Stai bene? Hai avuto molta nausea?" "No, non preoccuparti di questo, e le professoresse? Sono interessanti?" "Solo una mi sta estremamente antipatica, la prof di matematica" "sei proprio figlio mio" gli batto il pugno "ha voluto fare lezione, il primo giorno di scuola!" "Dovrei andarci a parlare" sussurro "no!" Esclamano tutti e tre insieme "cosa? Perché no?" "Mamma senza offesa, ma sei molto poco.. tranquilla da quando sei incinta" "in che senso?" "Che forse protrasti diventare un po'... violenta" risponde Tom "io violenta? Non sono per nulla violenta" "stavi per prendere a pugni il fruttivendolo che ti aveva dato una pesca marcia" "non possono darmi delle pesche marcie!" "Ma lo stavi per prendere a pugni" alza le spalle Stefania "testo dell'idea che non sono violenta-" un motorino passa col rosso da vanti a noi, "ma che fa questo?! Spero tu faccia un incidente bello e buono!
Testa di-" "mamma!" Esclamo di nuovo tutto e tre "ok avete ragione" Poggio la schiena al sedile di nuovo.

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