Capitolo 5

218 6 0
                                    

Io e Maria siamo in un bar, volevamo avere del tempo per noi, ultimamente non ci vediamo spesso, quindi ci siamo date appuntamento oggi.
"Dell'acqua per me" "anche per me, e portate anche qualche snack perfavore, come patatine, o piazzette, panini, ok?" "Certo, arrivano subito" il cameriere se ne va e siamo di nuovo solo io e Maria da sole "ma solo io ho l'impressione di essere osservata?" Mi guardo attorno "non hai torto" Maria indica un paparazzo intento a scattarmi foto "uh, uffa, vengono sempre nei momenti peggiori, sto al bar con mia cognata, è così scandaloso?" "Hai ragione, chissà che tortura" "si, tutti mi seguono ovunque,addirittura chiedono foto con me, non sono una star soffre chiedete foto con me?" Mi lamento "calmati, sono gli ormoni questi, sta calma" mi prende la mano "hai ragione, solo che mi fanno innervosire" "mantieni la calma" "ok.. mantengo la calma" sussurro, ci portano l'aperitivo e noi facciamo piazza pulita, due donne incinte e delle pizzette.. che fine vuoi che facciano?.
Esco dal bar per andare verso la macchina, ma un paparazzo continua a seguirmi, "Diana" mi chiama "si?" "È il bambino di Tom quello che hai in grembo?" "Questa domanda è irrispettosa" "ma tutti vogliamo sapere se è davvero di Tom" "ma di chi poteva essere? Lasciami in pace" entro in macchina, inizia a fotografarmi da fuori, così abbasso il finestrino e gli faccio il dito medio prima di partire.
"Sono a casa" urlo per farmi sentire "ciao mamma" mi saluta Leo, seduto a tavolo della cucina a studiare "ciao amore, ma che hai fatto sul braccio? Hai un livido enorme!" "Chiedilo a Stefania, sono ore che papà le urla contro" "oh oh" salgo al piano di sopra, e apro la porta della camera di Stefania "Stefania! Basta! Devi essere educata!" "Cosa succede qui?" "Ha lanciato un giocattolo a Leo! Ti rendi conto?! Gli ha fatto un livido gigantesco suo braccio!" "Ho visto, perché l'hai fatto Stefania?" "Mi stava dando fastidio" incrocia le braccia "se in punizione" le punta il dito contro Tom "no!" "Invece si signorina!" "Ragazzi.." cerco di fermare le urla "io ho detto no!" "Non decidi tu Stefania!" "Perfavore ragazzi.." "non è giusto! Sei il peggior papà del mondo" "basta Stefania!" Continuano, urlo tenendomi la pancia per la forte fitta che ho avuto "Diana! Stai bene?! Andiamo in ospedale!" "No! Questo bambino non può nascere ora!" "Per il film?! Non dire sciocchezze!" "No! Perché le acque non si sono rotte forse?! Ricordi?! Sono le finte contrazioni!" Mi siedo sul letto di Stefania "mamma! Ti ho sentita urlare!" Ci raggiunge Leo "sto bene.. sto bene" sussurro facendo dei respiri profondi "ora basta mamma! Dobbiamo andare in ospedale" "no dico davvero, si sono fermate" "mamma ma hai letteralmente urlato" "è finito..." "no, ha ragione Leo, andiamo in ospedale" "ho detto che sto bene- ah! Si si andiamo!".
Siamo in ospedale, e aspettiamo il dottore con le diagnosi. Entra finalmente dalla porta "i signori Holland, vero?" "Si" annuisce Tom nervoso "bene, aveva ragione sua moglie, sono le finte contrazioni, vengono poco prima del parto, quindi manca al massimo una settimana, poi partorirà, se tutto andrà bene" "ma noi dobbiamo partire, facciamo che partiamo ora, così partorisco direttamente lì" "e staremo solo noi?" "I gemelli e Paddy non vengono?" "Si, ma sei sicura?" "Più che sicura" "va bene... allora prepariamo i bagagli".

Qualunque cosa accada3Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora