Capitolo 52

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"È troppo!" "Non fa nulla! Bevi e stai zitto!" Sento delle voci dalla cucina, così scendo le scale per vedere chi stesse urlando. Trovo i ragazzi, con tutte le bottiglie di liquore che io e Tom abbiamo in casa. "Ma che diamine state facendo?" "Solo qualche shot, pronti? Chi non batte non sbatte!" Urla Harry prima che tutti buttassero giù il liquido "tu non lo reggo bene l'alcol" tolgo il bicchiere da mano di Paddy "lasciami in pace! Posso bere!" "È tardi, i bambini dormono, e anche io voglio dormire quindi o dormite o tornate ogni uno a casa propria" "dai amore, tutti siamo maggiorenni, e possiamo bere" alza le spalle Tom, sbuffo andando al piano di sopra.
Sono nel letto a leggere un libro preso a caso nella libreria di casa. Quando mi accorgo della pace che c'è in casa così faccio un sospiro di sollievo, godendomi il momento. Ma realizzo cosa ho pensato solo qualche secondo dopo. C'è tranquillità in casa mia...
Mi alzo di scatto dal letto e scendo velocemente al piano di sotto. Trovo tutti per terra ubriachi. "Cazzo" sussurro. Chiamo le ragazze, che mi chiedono gentilente di portarli da loro. Così accompagno Harry, Paddy e Sam dalle proprie fidanzate che mi ringraziano. Quando torno a casa Tom dorme steso sul pavimento. "Amore, avanti alzati" "mh" mugola. Gli prendo il braccio per poi metterlo attorno alle mie spalle, "avanti tesoro, aiutami" facendo forza nelle gambe riesco ad alzarci. "Un piede dietro l'altro" saliamo le scale "nono, così ti fai male-ai! Mi stai tirando i capelli" "scusa.." sussurra frastornato. "Che schifo, puzzi di alcol" ci dirigiamo in bagno. Lo faccio sedere sul seggiolino della doccia, per poi spogliarlo. Accendo l'acqua. "Mhh è fredda!" Si lamenta "ecco qua" metto l' acqua calda. Dopo avergli fatto la doccia gli metto il pigiama. "No!" Scivola ma per prenderlo cado anche io su di lui. Si mette a ridere abbracciandomi "amore, lasciamo andare, ci mettiamo a letto" "no.." "possiamo abbracciarci anche a letto, è sicuramente meglio del pavimento" mi libero dalla sua presa. Lo metto a letto e dopo avergli baciato la fronte mi sposto per andare a pulire la cucina che puzza di alcol. "No.. resta qui" si mette a piangere "perfavore resta con me, lo so che sono un disastro.. so che ho sbagliato tante volte con te... ma non abbandonarmi" "amore mio..." mi metto sopra di lui mentre gli accarezzo il viso spostandogli i ricci ribelli che gli cadono sul viso, "non ti abbandonerei mai... perché tu.. sei l'amore della mia vita, la persona che amo di più, la mia salvezza, tu sei tutto, per me" "sono un disastro.." scuote la testa "no, non lo sei" "si invece" "no, smettila" "mi ubriaco quando mia moglie è incinta, e i bambini dormono, mi odio.." "non dire così.. amore.. tu sei un padre perfetto, sei come mio padre.. lui era come te.. io sono qui.. non sei da solo" "ti amo.." "ti amo anche io". Aspetto che si addormenti per andare a pulire la cucina.

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