Capitolo 46

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È passata una settimana e sto molto meglio rispetto a prima. Anche se ho ancora un po' di tosse.
"Mamma! Mamma vieni!" Stavo mettendo a fare una lavatrice ma Stefania mi chiama "che succede?" "Corri mamma" mi prende per mano per poi portarmi in salotto. "Siediti qui" mi fa sedere accanto a Thomas per poi nascondersi dietro la parate "papà! Annunciami!" "Devo annunciarti?" "Si" si alza ridacchiando "signore e signori ma soprattuto, mamma, vi presento Stefania.. Holland!" Stefania esce dal suo piccolo nascondiglio per poi mettersi accanto a Tom "questo è un numero speciale! Che può vedere solo la mamma" esclama felice "vai papà!" Iniziano a ballare e io a ridere, fanno giravolte e battono le mani, "wow! Ma questo spettacolo è stato.. bellissimo!" Applaudo "hai visto mamma? Ci siamo impegnati molto" prende Stefania sulle spalle "ho notato". Diego iniziai a piangere e lo prendo in braccio anche io "uffa! Ogni volta che sto con voi lui piange!" "Abbi pazienza Stefi, è piccolo" "facciamo un parte Diego" gli punta il dito contro "dalle nove a mezzogiorno papà è mio e la mamma tua, poi ci scambiamo" ci fa ridere lei "ma non hai bisogno di un cliente in più per il tuo ristorante?" "Ehm.. e va bene! Andiamo al mio ristorante". La porta d'ingresso si apre e Leo entra con una ragazza. "Oh, ciao mamma, ciao papà, lei è Lara, la mia migliore amica" "Leo!" Stefania gli corre incontro e lui la prende in braccio "ciao sorellina mia" la abbraccia "oh ma che carina! Ciao io sono Lara" "no! Leo è mio non tuo" lo stringe forte "oh, Stefania sei scortese! Smettila!" Tom la prende in braccio "scusala, da quando è nato il fratellino è molto possessiva" "di niente" la ragazzina guarda Thomas incantata così mi faccio avanti per svegliarla "io sono Diana, la madre di Leo, e lui è mio marito" "piacere" ci stringe le mani "lui invece è Diego" Leo sposta l'attenzione sul bambino che ho in braccio "ma è bellissimo!" "Grazie" le sorrido "Leo vieni a giocare con noi?" "Non posso Stefania, dobbiamo studiare, magari dopo, va bene?" Corre di sopra mano nella mano con Lara "lei a me non piace" scuoto la testa "neppure a me" mi appoggia Stefania. Stiamo in camera di Stefania e ci sta servendo con della "carne" giocattolo fatta da lei. "Wow è buonissimo, lei è un'ottima chef" sorride Tom "vado a farlo assaggiare a Leo" corre nella stanza accanto "uh qualcuno ha fatto la cacca" annuso Diego "turno tuo!" Esclamiamo entrambi insieme "l'ho cambiato già due volte" "ma questo non potrà mai superare quello che ho fatto io, ovvero tenerlo dentro di me con le nausee, i dolori, gli svenimenti ecc. e poi io ho affrontato un dolore tremendo per due ore quando ho partorito" "hai già utilizzato questa scusa" "uffa" sbuffo prima di andarlo a cambiare "sei proprio un caga sotto" inizio a parlare italiano "dici mamma" continuo a parlare la mia lingua "mamma... avanti dillo Diego, mamma" batte le mani ridendo "sei che ho sofferto per nove mesi per crearti?" Incomincio a parlare inglese di nuovo "non fa nulla, la mamma ti ama lo stesso".

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