Capitolo 55

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"Amoreee" corre per le scale Thomas "come mai tutto questo entusiasmo?" Ridacchio. Sono seduta sul divano a leggere un libro preso dalla grande libreria di casa. Arriva verso di me e getta via il mio libero mettendomi a cavalcioni su di lui "questo è un evento importantissimo!" "Cioè?" "Tutti e tre dormono! È il nostro momento!" Mi stende sul divano posizionandosi in mezzo alla mie gambe. "Attento alla testa lì dentro piccolo" sussurra avvicinandosi alla mia pancia "fermo fermo"  gli prendendo il viso e allaccio le gambe attorno il suo bacino per avvicinarlo "piccolO?" "Si" "chi ti ha detto che sarà maschio?" "Bhe... chiamalo intuito.." "secondo me è una femmina, dicono che se si ha la pancia a punta è maschio e se si ha la pancia rotonda è femmina" mi alzo la maglia "guardala.. è perfettamente rotonda" "mh mh" inizia a baciare la mia pancia salendo piano piano al seno "no hey" lo allontano sorridendo "non ho voglia" "scherzi? Quando ci capiterà un'opportunità del genere di nuovo? Non ti piacerebbe... sentirmi dentro di me.. mentre mi graffi la schiena... e urli il mio nome" sussurra con fiato caldo baciandomi il collo, tutti i miei muscoli si contraggono "e poi vieni... urlerai così forte da far tremare le pareti... voglio prenderti qui... proprio su questo divano.." capovolgo immediatamente la situazione mettendomi sopra di lui, mi tolgo velocemente la maglia col suo aiuto, tolgo anche a lui la felpa, e inizio a baciare quegli addominali scolpiti, mentre lui abbassa la zip dei miei pantaloni, infila una mano nella mutanda e inizia a torriare il clitoride con dei movimenti circolari. Spalanco la bocca e chiudo gli occhi per via del piacere, prendo a baciarlo mentre gemo per via delle sue dita che... devo dire la verità... sa muovere davvero molto bene. Gli tolgo agilmente i pantaloni, ma lui mi ferma mettendomi sotto di lui. Mi toglie l'ultimo indumento che mi era rimasto addosso.. per poi entrare dentro di me con un colpo di reni. Inizia a entrare a uscire lentamente, e dei gemiti ci scappano a ritmo. Inizia a aumentare la velocità e la forza che ci mette nelle spinte, facendo sposatate il divano a ogni colpo. Chiudo gli occhi godendomi il piacere. "Guardami! Guardami Diana!"Alzo lo sguardo verso di lui "ah- io- io" "tu cosa?" "Io ti amo!" Urlo iniziando a muovere il bacino verso il suo facendomi scontrare "si! Diana si!". Vengo sporcando le nostre cosce e poco dopo anche lui.
Ci stendiamo nudi a riposarci dopo la nostra sessione. "Sei fantastica.." "posso dire lo stesso" ridacchio. Sentiamo Diego piangere, così sbuffando riprendo i miei vestiti da terra mettendomeli velocemente sotto lo sguardo di Tom. "A quanto pare a Diego è geloso della mamma" "smettila" lo bacio per poi correre di sopra.
La mattina dopo. Sto preparando la colazione ai ragazzi che stanno mangiando tranquillamente. La piccola è in braccio a suo padre e si gusta i suoi pancake con lui. "Papino?" "Si tesoro?" "Posso chiederti una cosa?" "Certo" "ieri, ti ho sentito urlare, alla mamma, perché stavate litigando?" "Oh amore" ride lui "non stavamo litigando.. stavamo semplicemente.. cercando di cacciare un ragno, così.. siccome il papà ha paura ho chiamano la mamma che mi ha aiutato a portarlo fuori" "ah menomale" scende dal suo ginocchio. "Non mi sento le gambe" sussurro al suo orecchio "touché".

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