Capitolo 43

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Io e Thomas siamo al luna park. Solo io e lui senza i bambini. "Ti va?" Indica la bancarella dove si spara alle lattine "perché no" ci avviciniamo, Thomas paga e io prendo la pistola in mano. "Sai come funziona vero?" Mi chiede "tu non preoccuparti" prendo la mira e inizio a sparare. Tutte le lattine in poco tempo sono giù, senza sbagliare un colpo. "Ma sei una macchina da guerra" mi fa ridere "tutto grazie a mio padre"  "sai, all'esercito servono donne come te" ridacchia la signora "vuoi provare anche tu?" gli do la pistola "si, va bene" prende la mira, e anche lui butta tutte le lattine in poco tempo.
"Siamo in coppia fortissima" mi batte il cinque "tu sei anche più brava di me!" Esclama. "Andiamo su quelle montagne russe" le indica "no" scuoto la testa "dai perché no?" "Mi fanno paura" "non abbiamo nulla da perdere" mi prende per mano prima di andare verso l'attrazione "invece si! Abbiamo tre bambini!" Gli prendo il braccio cercando di portarlo indietro ma è lui che mi trascina a questo punto, e con molta facilità "Thomas!" "Dai vieni".
Sono legata al seggiolino e Tom mi guarda divertito "quando una persona sta per morire dice al proprio partner che lo ami, ma in questo  caso ti prenderei a pugni" la giostra parte e subito prendo la mano di Tom "ma perché mi lascio sempre convincere?" "Perché mi ami tanto" la giostra si ferma proprio mentre stavamo per scendere, inizio a bestemmiare in Napoletano e noto lo sguardo confuso di mio marito "cazzo io ti ammazzoooo" andiamo in discesa e inizio a urlare come una dannata "chi me l'ha fatto fareeee?!" "È divertente!" Alza le braccia Thomas "sei un'uomo morto!".
Ci fanno scendere e a me tremano le gambe "tu sei uno stronzo Thomas Stanley Holland!" Gli prendo a schiaffi il braccio "amore!" "Ti odio!" "Non puoi, è il nostro anniversario di matrimonio" ridacchia "e allora ti odierò dopo la mezzanotte".
Prendiamo un po' di zucchero filato da mangiare mentre andiamo in giro e noto che Thomas ha il viso tutto sporco "aspetta" prendo un fazzoletto dalla borsa, per poi pulirgli la bocca "ecco qui" ridacchio "sono l'uomo più fortunato sulla faccia della terra.." "e io la donna più fortunata" mi bacio "mhh sai di zucchero" la bacio di nuovo "anche tu" ridacchia, "comunque io e Leo abbiamo parlato della questione del cane oggi" "no, no, no, e ancora no" "non ho neanche finito di parlare" "non serve" "dai, i ragazzi sarebbero contenti.. non vuoi rendere contenti i tuoi bambini?" Fa il muso "i miei bambini o questo bambino?" Lo prendo in giro "tutti e due, dai, ti aiuteremo" "ho detto di no" "hey, io sono l'uomo di casa, io decido" mette il petto in fuori spavaldo "cosa hai detto?" "Niente, niente tesoro, ti amo" risponde intimidito "stasera vuoi proprio farti uccidere!" Iniziamo a rincorrerci come due bambini con lo zucchero filato in mano "perché corri così veloce con quei tacchi!" Urla "vieni qui amore mio! Non ti faccio nulla!" Continuo a correre dietro di lui "bugiarda!" "Stasera sei proprio morto Thomas!" Riesco a prenderlo ma ci fermiamo un'attimo per già del fiato corto "non siamo più due adolescenti, perché corriamo così" "perché volevo ucciderti ma a momento devo riprendere fiato".
Mio marito mi porta in una prateria immensa dov'è non c'è nessuno. "Attenta a quel sasso" lo indica per terra "dove mi porti? Perché siamo qui?" "Perché.." mi prende i fianchi facendo unire i nostri bacini "voglio fare l'amore con te al chiaro di luna" sussurra con fiato caldo "ad una condizione.." mi avvicino alle sue labbra provocandolo "cioè?" "È vietato andare lento.., devi andare così veloce da farmi sentire come sulle montagne russe.." "e così sarà tesoro" mi stende per terra posando la mia borsetta accanto a noi, "sei bellissima stasera.." "posso dire la stessa cosa.. Signor Holland" prende a baciarmi il collo mordicchiando la pelle e succhiandola, lasciando il suo marchio, quel marchio che io tanto amo. Si avvicina al mio orecchio mordendo il lobo "voglio sentirti urlare il mio nome.." "allora fammelo urlare.." "mi sta sfidando Signora Holland?" "Può scommetterci" trova immediatamente la zip del vestito bianco di pelle che indosso stasera.La cala giù per poi buttare l'indumento da qualche parte. Prende a baciarmi la scollatura che il reggiseno bianco in pizzo, leccando bene lo spacco del seno. Nel frattempo in mezzo alle mie gambe sentivo il suo membro duro come il marmo, facendomi eccitare ancora di più. Toglie anche il reggiseno e la mutanda anch'essa in pizzo, lasciandomi nuda. Dopo aver succhiato i miei capezzoli lasciando un succhiotto su di esso continua lasciando una scia di baci che scende fino alla mia parte intima. Capovolto la situazione prima che lui potesse fare qualcosa. "Pregami.." bisbiglio al suo orecchio "pregami di spogliarti.. e farti mio.." "ti prego.. ti prego fammi tuo" sorrido sotto i baffi prima di spogliarlo velocemente. Rimane solo in boxer, così ne approfitto per far strofinare le nostre intimità facendolo gemere, passo la mano suoi suoi addominali prima di scendere. Faccio uscire il membro dai boxer bagnati. Lo prendo in bocca facendolo gemere più forte. Lo lecco per tutta la lunghezza, per poi iniziare a succhiare come se fosse un lecca lecca. "Oh.. D-Diana..". Continuo a pompare ascoltando i suoi gemiti che sono come musica per le mie orecchie. Sentirlo urlare il mio nome mi da soddisfazione, ma di certo non solo a me. Lecco per bene la punta, lui prende l'erba del campo e la stringe tra le sue mani. Mi alzo guardandolo in faccia per poi pulirmi le labbra passando un dito su di esse. Lui mi prende velocemente per poi mettermi a pancia in giù. "Sono sicuro che questo ti piacerà.." entra dentro di me e subito urlo. Sono a faccia in giù nel mentre lui è sopra di me e inizia a spingere sempre più velocemente. "O dio mio! Ah-" "urlarlo! Urlalo Diana!" "Thomas!" Inizio a urlare il suo nome "più forte!" "T-Thomas!" Si ferma poco prima che potessi venire per poi girarmi di nuovo. "Perché hai smesso?" Gli chiedo "voglio guardati negli occhi mentre vieni per me". Entra per l'ennesima volta dentro di me, all'avvio le gambe attorno al suo bacino tenendolo stretto a me. Inizia a spingere, e a spingere.. e a spingere ancora. "Più veloce-ah!" Gemo, fa come dico e riesco a vedere nei suoi occhi la soddisfazione che lo pervade nel vedere sua moglie gemere a causa sua. La serata promette parecchio bene.

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