Capitolo 4

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La sveglia suona, e di conseguenza io e Tom ci svegliamo, sono le sei e mezza del mattino, e dobbiamo accompagnare Leo e Stefania a scuola, "amore.. mettiti a dormire di nuovo, vado io a accompagnare i bambini" sussurra ancora assonnato lui a alzando la schiena dal materasso "va bene, ma voglio preparargli la colazione" cerco di alzarmi ma il pancione come al solito me lo impedisce "Tom.." "eccomi" ride avvicinandosi a me, mi prende le mani, e facendo forza mi fa alzare dal letto "come ti senti questa mattina?" Mi bacia la fronte "come tutte le mattine, incinta" vado in camera di Stefania per svegliarla "Stefi, amore, devi andare a scuola" "no, va via mamma" sbuffo  alzando gli occhi al cielo "alzati" la prendo in braccio e la porto di sotto ignorando le sue lamentele "ecco la prima" la faccio sedere sulla sedia della cucina "Leo?" "Qui" mi giro e vedo Leo scendere le scale "buongiorno amore" gli lascio un bacio tra i capelli, "come ti senti, mamma?" "Ho un po' di nausea, dovrei mangiare qualcosa, ora" cerco di fermare i conati di vomito "si dovresti" mi mette da vanti due fette di pane tostato Tom "grazie" "come mai Stefania è così arrabbiata da ieri sera?" Mi chiede sussurrando all'orecchio mio marito "non ricordi? Le ho gridato" "ah è vero" si allontana "mangiate velocemente, dobbiamo andare a scuola" inizia a lavare i piatti "come fai ad avere tutta questa energia al mattino, papà?" Ridacchia Leo "bisogna essere energici dalla mattina sei vuoi esserli tutto il giorno" "per questo la mamma dorme così tanto tutto il tempo?" Chiede Stefania "no, quella è la gravidanza" risponde, mi cade della cioccolata sulla maia e inizio a dire cose immaginabili in italiano "mamma!" "Cosa c'è Leo, sei abbastanza grande per sentire queste cose ora, basta che non le traduci ai questi due" guardo Stefania e Tom "ingiusto che si prendano gioco di noi inglesi, vero Stefania?" "Vero! Hai ragione papà!" Tom la prende in braccio e vanno al piano di sopra "dovrei prendere un tutor di italiano per Stefania, deve sapere qualcosa di più sulle sue radici, no?" "Magari quando sarà più grande mamma" mette il piatto nel lavello Leo "ho letto da qualche parte che i bambini devono imparare le lingue da subito" alzo le spalle "mh mh" annuisce ridendo "non prendermi in giro" gli do uno schiaffo amichevole sul braccio "e vai a preparati".
Sono in bagno, in intimo, e sono sopra la bilancia 76,6 è frustante, peso davvero tantissimo, so che ho un'altro essere umano in me ,ma sono davvero così brutta? Sono grassa, e ho un sacco di brufoli sul viso, per questo Tom non mi guarda come prima, sono diventata... brutta, "hey amore!" Tom entra nel bagno all'improvviso facendomi spaventare "o Dio! Ma da quanto sei tornato?!" "Da.. ora, cosa stavi facendo?" Prendo la felpa e me la metto sul petto per coprirmi "nulla" cerco di andarmene ma mi ferma "cosa succede?" "Tu.. tu pensi.. che io sia brutta?" "Cosa? Ma che ti salta in mente? No, per me sei un angelo caduto dal cielo,la tua bellezza non si può eguagliare con nessuna, sei bellissima, sempre e comunque" "non lo pensi davvero.." abbasso lo sguardo "perché non dovrei pensarlo?" "Perché.. perché non mi guardi come facevi prima.. ora mi vedi solo come.. un mostro" "non dire sciocchezze, tu sei assolutamente bellissima, sono stato io stupido che non avevo capito, e che ero troppo preso dall'idea che avrei fatto uncharted per guardarti, ma ora lo sto facendo, e ti giuro, che da vanti a me c'è.. un'angelo" "Thomas.." lo abbraccio "pensi davvero che che sei brutta? Se sei brutta tua le latte cosa devono essere?" Mi fa ridere "ora dammi un bacio" faccio come dice, e mettiamo le nostre fronti unite.

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