Second Chance

Capitolo 9

Due piccoli letti giacevano uno poco distante dall'altro in una camera al piano di sopra. Reux e Tanzia non riuscivano a dormire, presi da una voglia matta di esplorare e divertirsi ancora nei pressi del Sott'albero.

Un comodino in legno separava i due fratelli, che tuttavia si divertivano a scherzare e ridere sulla giornata appena trascorsa. Due bracciali le cui perline riflettevano il chiarore lunare erano stati poggiati su di esso, mentre un naso curioso si avvicinava per annusarli.

«Eeehi! Ferli, non rubare niente!» Reux usò il piede per spostare il loro cagnolino Ferli, una femmina di media taglia dal pelo biondo e liscio. Mugolando, fece per abbaiare, mentre la coda veniva scossa di continuo. «Che c'è, non hai mangiato?»

«Credo anche lei voglia fare un giretto nella foresta... Insomma, potremmo accontentarla, giusto?» Tanzia si nascose sotto le coperte, come se si aspettasse una reazione negativa dal fratello. Invece un sorriso si animò sul suo viso, vedendolo balzare in piedi e guardare negli occhi la cagnolina.

«Sono abbastanza sicuro che mamma e papà non si arrabbieranno!»

Reux tirò un braccio alla sorella, che scese aggraziatamente dal suo letto per mettere in atto il loro piano segreto. Usando la finestra per uscire, i due calarono Ferli lungo il cortile della loro casa, per poi lanciarsi giù venendo accolti dal terreno erboso e rigoglioso che circondava l'Albero.

Potendo sentire coi propri piedi il prato smosso da un silenzioso venticello, il duo sorrise guardandosi negli occhi. Tastare la terra trasmetteva un senso di potere e sicurezza, grazie all'energia emanata dalle enormi radici che li circondavano.

Ferli abbaiò tirando il vestito per la notte di Reux, che le diede una gentile pacca sul fianco indicandole di fare strada. Avrebbero seguito il suo istinto animale e sarebbero arrivati dove mai si sarebbero aspettati, ne erano certi.

Allora l'animale si avviò, mentre la coppia di fratelli si allontanava dalla casa mano nella mano.

«Vedrai» sussurrò Reux, che sembrava essere il più eccitato dei due, «sarà il nostro piccolo segreto! Si stupiranno di sapere le nostre imprese!»

Gironzolando per il Sott'albero nelle ore notturne era possibile notare degli insetti luminosi tutt'attorno al piccolo stabilimento. Non c'era alcun rumore, solo lo scroscio delle altissime chiome degli alberi circostanti.

Gli insetti, simili alle moderne lucciole, davano un senso di tranquillità e pace che permetteva sonni tranquilli. Il duo sapeva che i loro genitori non si sarebbero svegliati per venirli a cercare, per cui si presero alcune ore per avventurarsi dove gli era stato proibito.

Correvano, si allontanavano sempre di più mentre le foglie verdastre si alzavano da terra dopo di loro. Ferli trovò delle tracce che prese ad annusare, incamminandosi da sola lungo un sentiero che i due inizialmente non avevano notato. Ciò ovviamente suscitò la loro attenzione.

Nel tentativo di raggiungerla, i due si misero a correre, tenendo d'occhio solo la punta della coda che continuava a tenere alta e visibile davanti a loro. Con un certo affanno, i due ragazzini si fermarono per riprendere fiato.

«Anf... anf... Ferli oggi è stranamente vivace...» commentò Tanzia, trovando il suo comportamento strano.

«Vorrà dire che dovremo soltanto tenerle testa. Avanti, avrà trovato qualche passaggio segreto, laggiù?» Reux raddrizzò la schiena, tenendo le mani ai fianchi e cercando con lo sguardo la coda del loro amato cane. Eppure, sembrava sparito.

Reux prese a fischiare, cercando di attirare la sua attenzione. Nonostante la giovanissima età, era già un piccolo ribelle con diverse capacità inusuali per le quali era conosciuto in tutto in villaggio. Se c'era un aggettivo per definirlo, probabilmente qualcuno lo avrebbe chiamato "selvaggio".