Il volto della ragazza apparve accolto da una nuova luce: i suoi occhi, ora spalancati alla scoperto che suo fratello Irlam era ancora vivo al recentemente proclamato Villaggio di Media, sfoggiavano lievi lacrime di felicità pronte a rigarle il viso. Eppure, nonostante la vista offuscata, Trezia aveva cominciato a vedere oltre la sua semplice vita, oltre la sua posizione di prigioniera: aveva ritrovato un motivo per combattere alla ricerca della libertà, di percorrere correndo l'intera palude per rivedere suo fratello.
«È assurdo. Dopo tutti questi anni ne ho notizia, e soprattutto lo stesso giorno in cui riesco a mettere piede fuori da questo edificio nuovamente a distanza di chissà quanto tempo.» Trezia scosse la testa. «In passato avrei detto qualcosa come "sono felice così, pertanto potrei anche morire ora", ma adesso sento di voler uscire di qui una volta per tutte.»
La ragazza si alzò di scatto, quasi spaventando Lawnard che era vicino a lei. «È proprio così. Ho intenzione di fuggire! Le persone che vedevo da quella finestra... Perché, perché devono essere così vicine ma al contempo così lontane? Cosa mi vieta di raggiungerle e vederle sorridere faccia a faccia? Cos'è che devo fare?»
Lawnard rimase qualche istante a rimuginare sulla reazione quasi esagerata di Trezia, per poi dare una veloce occhiata all'amico dall'altra parte della stanza.
«Come dire...» Lawnard si alzò, sbirciando per poco la lettera che ora giaceva sul letto. Intravide il nome di Reux, pertanto si incuriosì ricordandosi delle parole di Irlam: per qualche ragione chiese lui di non fargliela leggere, e in effetti neppure lo stesso Lawnard ne prese visione prima di consegnarla sentendosi quasi in colpa nei suoi confronti. Eppure la sua reazione appariva così gioiosa che si dimenticò del bisogno di approfondire le sue parole. Ciononostante, la frase a cui il nome di Reux era associato era: "È cresciuto così tanto che a volte neppure io lo riconosco. Sebbene la mia facciata fredda – che credo tu conosca bene, sorella mia – il mio amore verso i miei figli è la cosa che più mi convince a vivere, in modo da essere loro l'esempio che ho sempre desiderato."
Con un leggero sorriso, Lawnard prese la mano liscia e piccola di Trezia, annuendole con una frase di conforto: «Tuo fratello è un uomo talmente forte che a volte fa paura. Ti spaventeresti se lo vedessi di nuovo!»
Trezia lo guardò, per poi scoppiare a ridere. Lawnard trovò la sua risata davvero contagiosa e dolce, per poi farsi giocosamente rimproverare con un: «Guarda che ho quasi la sua età, non serve che mi tratti come una bambina per rassicurarmi. Però grazie, Lawnard, Valk... e Reux.»
Il suo sguardo si spostò verso il nipote, ancora disteso privo di conoscenza. Per qualche ragione Valk, che se ne stava in disparte e in silenzio, si avvicinò a lui senza farsi sentire, come attirato da un sesto senso.
«Ehi. Che cos'è questo?» Il ragazzo prese il braccio di Reux sussurrando dopo aver notato qualcosa di insolito. Proprio sul lato del suo braccio destro era ora presente un simbolo visibile che ricordava l'immagine di un serpente.
«Valk, tutto bene? Sembra dormire come un bambino.» Lawnard rimosse il sorriso per dare un'occhiata a ciò che preoccupava Valk, trovandolo quasi scosso alla vista del marchio. «Questo... non è un tatuaggio che aveva prima, dico bene?»
Ispezionandolo dopo aver deglutito rumorosamente, Lawnard lo sfiorò con la punta delle dita. Era come un vero e proprio tatuaggio esagonale e scuro, simboleggiante la testa di un serpente con la bocca aperta e i denti pronti a mordere la sua preda per iniettarle il suo veleno mortale.
«Questo serpente l'ho già visto» commentò prontamente Lawnard non appena associò l'immagine a uno dei libri che aveva letto a casa di Tanzia. Si sentì contento di aver preso visione di qualcosa riguardante la storia di quel mondo, nonostante avrebbe voluto dedicarsi maggiormente allo studio prima di avventurarsi senza la minima idea delle sue leggi naturali, geografia e credenze popolari. Una di quest'ultime era una storia per bambini su di un animale definito "il Grigio Serpente", in passato sconfitto da un eroe che fondò su di esso il regno di Thenére.

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Second Chance
FantasyLawnard Cosmo è un comune ragazzo di vent'anni che ha perso il suo scopo di vita. In seguito a un fatale incidente, invece di venire abbracciato dalle gelide mani della morte si risveglia in quello che sembra essere un vero e proprio mondo parallelo...