Le scale per il piano sotterraneo erano stranamente sbloccate. Per qualche ragione erano le uniche ad avere l'accesso non bloccato dalle sbarre, il che fece incuriosire il gruppo.
Il corridoio che portava alla scalinata era decadente, ma lo scenario confuso di elementi sconosciuti – almeno agli occhi dei tre compagni di Lawnard – continuava a catturare l'attenzione: quadri incorniciati modernamente, pareti verniciate a dovere, veri e propri uffici in disuso completi di forme rudimentali di telefoni fissi e walkie-talkie rotti da tempo appoggiato su scrivanie in metallo.
«Questo posto non mi piace per niente...» commentò Reux cercando di non sbirciare troppo. Era evidente come tutto ciò che era successo alla Solas Company era rimasto lì per una ragione: tutti ne erano terrorizzati. Era davvero come se una civiltà aliena si fosse stabilita nel loro mondo per creare aggeggi infernali di uso incomprensibile, quando nell'epoca di Lawnard erano cose anche abbastanza antiquate la cui manifattura e processo di assemblaggio non gli erano mai interessati.
Attraversato il corridoio, Gan guardò il resto del gruppo per capire se anche loro fossero intenzionati a fare quella deviazione. Un rumore in delle rovine abbandonate non erano chiaramente un buon segno, per cui avrebbero dovuto investigare qualsiasi cosa fosse stata fuori dall'ordinario. «Questo posto sembra essere stato costruito in corrispondenza della fonte quando nessuno sapeva che la sua funzione fosse quella di fornire energia. Quando il villaggio di Rulik si è stabilito, più di cinquant'anni fa, alcuni erano a conoscenza di una "fonte" e quando la trovarono si resero conto che era stata prosciugata. Un grande lago senz'acqua al centro della regione, ecco come lo avevano chiamato i primi testimoni. Da quel giorno sono fuoriuscite voci sul danno che l'uomo ha fatto a questo mondo, il quale ci ha vietato l'utilizzo del suo potere per "punizione".»
«Questo posto non può funzionare al cento per cento senza una fonte d'energia di dimensioni pazzesche» commentò Lawnard mentre il gruppo scendeva lentamente le scale con una fiaccola in mano. «Mi piacerebbe trarre una conclusione abbastanza semplice, ovvero che a consumarla è stata la Solas Company per i suoi progetti. Ma Miza ci ha raccontato di aver visto altro. Che l'energia era ancora stivata da qualche parte nel sottosuolo, proprio sotto alla fonte.»
«Trezia mi ha parlato di cosa è successo.» Gan voltò lo sguardo verso gli altri tre. Era quello più avanti di tutti, nonostante lui stesso apparve tremare all'idea di mettere piede in un luogo simile. «E sinceramente, stentavo a crederci. Insomma, credevo fosse qualcosa nata da qualche delirio...»
"Tratti così la tua amata?!" pensò Lawnard guardandolo male, ma a ripensarci nemmeno Valk e Lawnard avevano creduto alla sua prima esperienza con una Pozza.
«Comunque... ci siamo» continuò Gan mentre illuminava il piano sotterraneo, dove avevano appena messo piede. Delle luci lontane attirarono la loro attenzione assieme al rumore meccanico, che ora sembrava più forte e vicino.
"È davvero troppo strano. La Solas non è durata molto tempo, per cui, dipendentemente da quanto è davvero «grande» questo lago, forse le riserve di energia non sono state consumante del tutto da loro. Forse sono rimaste conservate da qualche parte e date per disperse..."
La fiaccola illuminò una specie di sala di controllo piena di terminali e schermi malfunzionanti. Uno di loro, rotto, era ancora alimentato e stampava in digitale diverse sequenze binarie che Lawnard non riusciva a capire. "Queste macchine sono frutto della conoscenza di Karim? Ma chi diavolo era, un inventore mastro informatico?!"
«Ehi. Che diavolo è questo?» Reux si avvicinò allo schermo sfarfallante, cercando di capire a cosa servisse. Le cifre stampate non gli dicevano nulla, ma il loro colore lo invitò a toccarlo senza pensarci troppo. Subito dopo, lo schermo cambiò immagine e apparve una schermata.

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Second Chance
FantasiaLawnard Cosmo è un comune ragazzo di vent'anni che ha perso il suo scopo di vita. In seguito a un fatale incidente, invece di venire abbracciato dalle gelide mani della morte si risveglia in quello che sembra essere un vero e proprio mondo parallelo...