Ma no, no.
No.
Era impossibile che Manuel lo sapesse. Nessuno sapeva che Simone era gay.
Simone era sempre attento ad avere un atteggiamento distaccato nei confronti di Edoardo, a non fermarsi a guardare il sedere dei suoi compagni di squadra più prestanti. Esprimeva la giusta quantità di apprezzamenti vocali nei confronti di tette e culi delle ragazze più carine. Era attento persino a casa sua: cancellava la cronologia del browser, eliminava dati e metadati di tutti i porno che guardava. Non l'aveva detto ai suoi genitori, non aveva amici abbastanza intimi a cui poterlo confessare.
No, Manuel non poteva sapere che Simone era gay. Impossibile.
Amo capito tutti che sei frocio.
Ripassò mentalmente le parole di quella battuta senza senso. Ma in fondo perché avrebbe dovuto trovarci un senso? "Frocio" e "checca" erano gli insulti preferiti di Manuel.
Ma il maschio alfa supremo ancora lo fissava con quello sguardo serio, accusatorio.
Solo dopo qualche secondo apparentemente lunghissimo l'angolo destro della sua bocca si incurvò impercettibilmente verso l'alto e Simone sentì lo stomaco rilassarsi. La frase era parte di una raffinatissima presa in giro in due tempi, e stava per arrivare la chiusura dello sketch. Simone non vedeva l'ora di sapere a quali alte vette di comicità sarebbe giunto stavolta Manuel.
E la battuta, finalmente, arrivò: «Frocio e gerontofilo!»
«Geroncheee?» chiese qualcuno a bassa voce.
«So' quelli che je piacciono i vecchi» rispose qualcun altro. Ci furono risatine non troppo convinte. Nessuno capiva dove Manuel volesse andare a parare.
«Oh» disse Manuel guardandosi intorno e sorridendo, ora apertamente, «prima Valerio lo difende: noo, povero Simone, nun je fate male, nun je dite scemo, famolo giocà anche se è scarso comelammerda. Poi questo qua» indicando Simone «appena vede che Valerio se ne va, je core dietro... qui ce sta 'na lovve stori in corso, rega'!»
Grasse risate.
«Che schifo rega'!»
«Secondo voi chi dei due lo piglia?»
Simone si divincolò dalla presa scuotendo la testa per esprimere disappunto e fece due passi sicuri verso la porta, ma beta Stefano gli si parò davanti.
«Secondo me lo pija il mister» disse Gennaro (difensore, riserva). «Mentre se ne andava via Simone gli ha guardato il culo con la faccia allupata!»
«Fammi passare.» Simone cercò di ragionare con Stefano, tranquillamente.
«Secondo me la femmina è Simo.» Stefano guardò Simone negli occhi con cattiveria. «Secondo me fa le marchette per giocare. Altrimenti non si spiega com'è che Valerio lo fa entrare sempre.»
«Sul serio? Fai marchette Simo?» Paolo si avvicinò. Era in mutande e si massaggiò vigorosamente il pacco, sporgendolo verso Simone. Le risate si fecero meno convinte. Solo i beta continuavano a sghignazzare con entusiasmo immutato.
Simone deglutì a bocca asciutta.
«Chi arriva ultimo in doccia ha le fistole anali!»
La voce che aveva appena gridato quella soave provocazione era quella di Edoardo. Ci fu un trambusto improvviso e tutti scattarono verso le docce gridando e ridendo. Nella confusione Simone incontrò lo sguardo serio di Edoardo che gli fece un cenno con la testa come a dire: "vai via!".
L'aveva fatto per lui.
Simone avrebbe voluto fermarsi ad assaporare quel momento. Edoardo li aveva distratti con quella sfida goliardica a chi arriva primo in doccia per consentirgli di scappare.
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L'ultimo desiderio - Manuel & Simone
FanfictionSei una schiappa a calcio. Sei innamorato da due anni di Edoardo, la star della squadra, che per te prova solo pietà. A complicare le cose c'è Manuel, il capitano superbullo e superbello che ti tormenta chiudendoti negli armadietti dello spogliatoi...