15. Cambiare obiettivo

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«Ha le emorroidiiii, quindi mo' Giroud va fori in jeeaaans!»

Tutta la sala scoppiò a ridere. Anna, la ragazza formosa fan di Nainggolan (prontamente soprannominata dai beta Nainggolarg), stava cantando a squarciagola una versione storpiata dell'immortale Wuthering Heights di Kate Bush. Il testo era una variante con parole italiane che suonavano simili a quelle inglesi.

Le strofe erano storpiate a tema calcistico, come in un "karaoke ignorante" della pagina Facebook Klose dell'altro mondo. Anna cantava i versi con sicurezza, come se conoscesse perfettamente le parole, ma a Simone non sembrava di aver mai sentito quella versione della canzone.

«L'ha inventata lei?» chiese a Karen, che era seduta lì accanto.

«Sì, è un talento per 'ste cavolate» rispose la ragazza ridendo. «Questa credo sia il suo capolavoro!»

Tutta la stanza rideva, ragazze e ragazzi. I ragazzi parvero essersi dimenticati del soprannome che le era stato affibbiato e la stavano adorando.

«Genio!» gridò qualcuno.
«Sto a morì!»

Anna era presissima dall'interpretazione: ci stava mettendo grande impegno e il contrasto tra le espressioni melodrammatiche del suo viso e il testo assolutamente demenziale creava un effetto comico irresistibile.

Anche Simone rideva, di gusto, e si sentiva abbastanza di buonumore. Appena entrata in stanza, Karen era corsa da lui, ignorando completamente Edoardo, che era seduto in un altro angolo della sala accanto a Manuel. Ex Edoardo, per il momento, non aveva guardato Karen nemmeno una volta. Non, almeno, mentre Simone guardava lui (cosa che accadeva più o meno ogni dieci secondi).

Forse ho frainteso l'emozione che ho letto sul suo viso, oggi pomeriggio. Forse era solo imbarazzo. In fondo lei l'ha visto nudo, chiunque sarebbe stato imbarazzato al suo posto.

Certo, c'era stata quell'esclamazione, quel "wow" detto con aria sognante. Ma se Simone avesse frainteso anche quello? Se fosse stato un wow sarcastico?

Mi sto facendo false speranze? Sto riscrivendo la realtà?

«Stavo pensando di chiedergli di cantare una canzone insieme a me... che ne pensi?» disse Karen.

«Come dici?»

«Un duetto, magari...»

«Ho visto la lista delle canzoni» si intromise Teresa, ovvero la bellissima ragazza bionda di cui tutti i ragazzi si dichiaravano perdutamente innamorati. Era seduta alla sinistra di Karen. «C'è Something Stupid di Frank Sinatra.»

E finalmente Simone capì: Karen stava parlando di Edoardo. In sottofondo Anna continuava a cantare, e i ragazzi a ridere, mentre l'allegria e il divertimento si dileguavano rapidamente dal cuore di Simone.

«Meglio che eviti!» disse Simone scuotendo la testa. Si era sforzato di dare un tono allegro alla battuta, ma si accorse invece di essere stato acido.  Karen lo guardò perplesso.

«Non puoi proporre un duetto sentimentale a un ragazzo che nemmeno conosci...» spiegò Simone, stavolta con fare più cordiale.

Le due ragazze si guardarono dubbiose.

«E poi i ragazzi odiano le canzoni sentimentali» concluse lui.

«Dici? Ma Something Stupid è così bella! È un classico!» protestò Karen.

«Capire cosa piace ai maschi non è mai stato il tuo forte» disse Simone sorridendo. Ma quanto sincero poteva sembrare, il suo sorriso? Dentro di sé la stava odiando.

«Che intendi dire?»

«Mi ricordo ancora quando cercavi di convincermi a guardare quella insopportabile maghetta canterina...» Simone sapeva perfettamente come si chiamava, ma finse di non ricordarlo. 

L'ultimo desiderio - Manuel & SimoneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora