8. Magenta

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«Correre, correre! Vi state facendo doppiare dalle ragazze!» gridò Valerio battendo le mani.

«Corri, Fiorellino! Muovi quel culo!» disse beta Stefano tirando uno spintone a Simone.

Prima mattina di ritiro, primo allenamento. In compagnia della squadra femminile al completo. Si erano incontrati tutti alle nove nel campo sportivo che si trovava a qualche centinaio di metri dal villaggio scout. 

Le ragazze erano arrivate la sera tardi del giorno prima, quando Simone e gli altri avevano ormai già cenato ed erano rientrati nelle proprie stanze per un precoce coprifuoco. Simone le aveva incontrate solo la mattina dopo. Manuel, invece, si era dato appuntamento coi suoi beta ed era uscito dalla stanza di nascosto, non appena le aveva sentite arrivare. Era tornato in camera dopo circa mezz'ora, ma Simone aveva finto di dormire: l'ultima cosa che voleva era ascoltare i commenti sgradevoli e pecorecci del ragazzo. Ironicamente sgradevoli, già.

La prima notte in camera con Manuel era stata meno traumatica del previsto: di sera si erano cordialmente ignorati a vicenda, durante i quindici minuti trascorsi prima di spegnere la luce - Manuel "cazzeggiando" col suo cellulare, Simone leggendo un libro. La mattina dopo Simone si era fortunatamente svegliato per primo ed era uscito dalla stanza senza disturbare il suo compagno. La speranza era che lo schema interattivo non cambiasse.

Adesso stavano facendo tutti insieme dei giri di corsa intorno al campo e tra i ragazzi serpeggiavano commenti pronunciati a bassa voce.

«Ok, quella è 'n omo, chiaramente.»
«La bionda però è figa.»
«Nainggolan ci ha du' belle tette. E pure un bel culone.»

Si stavano riferendo a una ragazza che si allenava con la maglietta del centrocampista della Roma.

«Troppo grosso per i miei gusti...»
«E de faccia pare 'no gnomo...»
«'Na bella busta in testa e passa la paura!»

Simone venne superato da una ragazza nera piuttosto alta, con una nuvola di capelli stretti in una coda sulla cima della testa. Mentre lo passava, lo urtò col gomito. «Ops, scusa!» Gli lanciò un fugace sorriso.

Simone sollevò una mano come a dire "fa niente".

Ebbe una sensazione di deja vu. La fissò per qualche secondo mentre si allontanava davanti a lui.

«Hai fatto colpo, Simo?» gli chiese Gianluca.

«Come no!» commentò Simone.

«Fiorellino ha fatto colpo!» commentò qualcun altro.

«Fiorellino si è innamorato!»

«È pure carina!» gli disse sottovoce Edoardo affiancandosi a lui e dandogli una pacca amichevole sulla spalla. Simone fece un mezzo sorriso. Gli aveva dato una pacca sulla spalla. Gli aveva dato una pacca sulla spalla. Gli aveva dato...

«Va be'. Carina, mo'. Non esageramo. Carina ner contesto» disse sprezzante beta Stefano.

«Non è male, dai» commentò Gianluca. «C'ha giusto le gambe un po' grosse.»

«Se fossimo in un film ti ci dovresti mettere insieme» disse Andrea, che era il migliore amico di Gianluca.

«Sì... un film di vent'anni fa, magari. Oggi vanno di moda le coppie inter-racial.»

Andrea e Gianluca ridacchiarono. Avevano uno strano modo di scherzare, sempre sul filo della battuta politicamente scorretta, ma era un segno della grande confidenza che c'era tra loro. Spesso mettevano in imbarazzo i compagni, quando si spingevano troppo in là con la scorrettezza, e in pochi si permettevano di ridere in maniera troppo convinta, per paura di offendere Gianluca e sembrare razzisti. Simone ripensò al discorsetto che Manuel gli aveva fatto il giorno prima, sull'ironia delle sue battute.
Ecco, quella di Andrea e Gianluca, era ironia. Non quella dei beta e di Manuel. 

L'ultimo desiderio - Manuel & SimoneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora