Il lunedì in famiglia è ormai passato, così come il martedì in cui non ho fatto assolutamente niente a parte pensare a me stessa. Adesso è mercoledì pomeriggio e mentre scendo di casa per andare a ritirare il vestito comprato qualche giorno fa ripenso alle parole di mia madre prima di andare via.
<<Hai un brutto carattere, questo lo sappiamo entrambe quindi cerca di non farti scappare via le persone che ti sono vicine.>> forse ho un carattere riservato ma non credo così brutto come lo definisce lei. E non potrà mai capire quello che succede nella mia mente ogni giorno. Ma è comunque mia madre, perché dovrebbe dirmi cose non vere?
Ho un grosso problema a dire di no, questo lo ammetto, ed è solo perché ho paura del vero giudizio delle persone e non posso fare a meno di compiacere chiunque.
E come di routine la mia mente è di nuovo occupata da pensieri più ingombranti del previsto.
***
Fortunatamente ho deciso di andare in negozio con la mia bellissima Ferrari nera opaca (ovviamente non potevo comprarmi una Mercedes) perché all'improvviso ha iniziando a diluviare, quindi in caso contrario sarei tornata a casa bagnata fradicia.
Quel giorno avevo scelto un outfit semplice e carino: un maglione bianco di Ralph Lauren con scollo a V e una gonna nera con spacco sul fondo, più degli alti stivali neri. Per precauzione mi ero portata dietro il giubbotto nero della North Face. Scelta migliore della mia vita perché una volta uscita dal negozio probabilmente la temperatura era scesa a meno dieci.
Quando arrivo al mio palazzo entro direttamente dal garage, cioè la parte di dietro. Apro con il telecomando e dopo aver parcheggiato e recuperato la busta con il vestito chiamo l'ascensore con cui salgo direttamente al mio piano.
Quando arrivo alla porta del mio appartamento trovo vicino al pomello un bigliettino che solitamente il portiere lascia per far sapere che è venuto a bussare ma non ha trovato nessuno in casa. Perciò apro la porta, poso la busta e la borsa nera di Gaelle e poi ritorno al piano terra.
Mi avvicino al bancone dell'ingresso e attiro la sua attenzione <<Buonasera.>> saluto.
<<Buonasera signorina Binotto.>> ricambia <<Abbiamo avuto una consegna a suo nome non molto tempo fa.>> mi informa abbassandosi per recuperare il soggetto della conversazione. Quello che non mi aspettavo è che davanti a me si presentasse un mazzo di rose rosso sangue e una busta rigida, quella con cui di solito esco da una gioielleria. Vedendo il mio stupore e la mia confusione il portiere sorride e cerca di darmi una spiegazione <<Mi è stato semplicemente detto che è a suo nome. Nessun mittente, ma credo che qui ci sia la risposta.>> aggiunge indicando il cartellino appeso alle rose.
Per fortuna non c'è nessuno a parte noi, altrimenti il mio imbarazzo sarebbe stato molto più grande. Prendendo in mano la busta e il mazzo di rose ringrazio il portiere <<Grazie mille. Arrivederci.>>
<<Buonanotte signorina.>>
Onestamente non ho nessuna idea di chi avrebbe potuto fare un gesto simile, e soprattutto perché. Ammetto però che è la cosa più bella che mi succede da una settimana a questa parte e le rose sono stupende.
***
"Ammetto che questo ciondolo non si avvicina neanche minimamente alla bellezza dei tuoi occhi piccola Evelyn, ma si dice in giro che il topazio azzurro simboleggi l'onestà, la chiarezza di sentimenti e l'attaccamento in profondità emotivo. E quando dico di averti bisogno qui con me sono più onesto che mai. Per la chiarezza dei sentimenti invece penso che questo parli da se. L'attaccamento profondo emotivo è quello che cerco con te. Non so esattamente cos'è successo quella notte ma qualcosa dentro di te mi urlava contro che aveva bisogno di aiuto per sopravvivere, e io non mi sono mai sentito la persona più giusta come in quel momento. Voglio conoscere tutto di te, ogni singolo pezzetto della tua anima, e magari nel frattempo ti darò modo di conoscere anche la mia..." avevo bisogno di fermarmi un secondo prima di continuare a leggere, queste parole mi stavano colpendo più del dovuto "La mia anima non è messa tanto bene, ha avuto colpi duri è forse per questo che adesso cerca in tutti i modi di proteggersi. Ma non da te, è pronta anche ad annullarsi per la tua. Tutto questo per dirti che non posso più aspettare neanche un'ora in più per toccarti o anche solo sfiorarti. Sei una visione in ogni momento della giornata, perciò se anche tu per un millisecondo hai avuto bisogno di me ti scongiuro di tornare prima di venerdì.>>
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𝙌𝙪𝙚𝙡 𝙛𝙞𝙡𝙤 𝙧𝙤𝙨𝙨𝙤 // Charles Leclerc
FanfictionLa leggenda del "filo rosso del destino" narra che ognuno di noi nasce con un invisibile filo rosso legato al mignolo della mano sinistra. Questo filo ci lega indissolubilmente alla persona cui siamo destinati: il grande amore, per noi occidentali l...