Maude e Pierre si stanno spingendo la lingua in gola a vicenda, entrambi brilli.
I due amici di Pierre sono probabilmente ubriachi, ma ormai non so più dove siano.
Joris sta ballando con una ragazza.
Charles è sparito pochi minuti fa con il proprietario di questo locale per andare a provare il loro dolce della casa fatto apposta per lui, accompagnato con dello champagne ovviamente.
Quindi, alla fine, eravamo rimasti io e Lorenzo e stanchi di rimanere in piedi avevamo deciso di andare al bar e sederci lì a bere qualcosa. Lui aveva ordinato un Mai Tai, io un Cosmopolitan, ed entrambi erano i nostri primi alcolici della serata. E anche se guidava Charles sarebbe stati probabilmente anche gli ultimi. Non avevo motivo di berne di più e onestamente non volevo neanche deludere Charles, che prima di venire qui mi aveva chiesto di non rovinarmi il fegato oggi.
<<A te piace venire in questi posti?>> è la prima cosa che mi viene da chiedere a Lorenzo, sia per fare conversazione che per conoscerlo un po' di più. Dei tre fratelli è quello che conosco meno.
<<Dipende.>> mi risponde sorseggiando il suo drink <<Ma spesso si, è difficile non farlo quando vivi a Monaco e hai due fratelli come i miei>> ah beh, non ne dubito.
<<Immagino che ti trascinano spesso.>>
<<Più ti quanto immagini. Ma mi aiuta a rimanere giovane.>> scherza ed entrambi ridiamo e io inizio a bere il mio Cosmopolitan cercando di farmelo bastare. È troppo buono onestamente.
Dopo aver ingoiato il liquido rosato gli dico: <<Di questo non devi preoccuparti. Hai pur sempre il gene dei Leclerc.>>
<<Che a te piace molto.>> mi stuzzica con un sorrisetto inarcando le sopracciglia. Quasi mi va di traverso quello che sto bevendo sentendo queste parole, da lui sopratutto. Arrossisco immediatamente mentre il mio cervello inizia a pensare cosa cavolo possa avergli detto suo fratello. O i suoi fratelli, Arthur è un chiacchierone tanto quando Charles.
<<Immagino che dobbiamo ringraziare Hervè e Pascale.>> cerco di distogliere l'attenzione da me sviando la domanda nascosta sotto le sue parole, ma Lorenzo è più furbo di me.
<<Oh si, ma tu puoi ringraziare mia mamma. Ho saputo che avete già avuto il vostro primo incontro.>> ogni tratto di sorriso sparisce dal mio viso e cerco di non mettermi in imbarazzo giocando col bicchiere di vetro tra le mie mani.
<<Mh- di sfuggita mentre passavo da Monaco.>> rispondo evitando i suoi occhi che mi fissano con un po' di malizia. Sono proprio fratelli questi tre.
<<Mentre passavi a trovare Charles...>> mi corregge.
Di male in peggio. Mi passo la lingua nell'interno guancia e abbasso la testa mentre un sorriso canzonatorio inizia a crescere sul mio viso. Ovviamente Lorenzo doveva essere il più furbo <<Si.>> gli rispondo rassegnata.
Lui si avvicina per scuotermi dal braccio, e con un sorriso esclama: <<Dimmi di più!>>
Scuoto brevemente la testa guardandolo con una piccola risata <<Non c'è molto da dire. È davvero strano e... non lo so.>>
<<So che vi siete baciati...>> inizia e io voglio già sotterrarmi <<ma non ho i vostri aggiornamenti perché Charles arrossisce sempre quando ne parla e dice: "Ne saprete di più quando sarà il momento">> fa una perfetta imitazione della sua voce e alza gli occhi al cielo tornando a guardarmi in attesa. Rimango piacevolmente sorpresa sentendo che Charles arrossisce quando gli chiedono di noi e almeno so di non essere l'unica.
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𝙌𝙪𝙚𝙡 𝙛𝙞𝙡𝙤 𝙧𝙤𝙨𝙨𝙤 // Charles Leclerc
FanfictionLa leggenda del "filo rosso del destino" narra che ognuno di noi nasce con un invisibile filo rosso legato al mignolo della mano sinistra. Questo filo ci lega indissolubilmente alla persona cui siamo destinati: il grande amore, per noi occidentali l...