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8 maggio 2022

Si dice che il buongiorno si vede dal mattino, eppure il mio è stato un risveglio molto piacevole... il problema è che la giornata, per ora non sembra andare allo stesso modo. E non perché sia ​​successo qualcosa con Charles o Maude alla fine non si sia presentata essendo troppo occupata a rigirarsi fra le braccia di un certo francese, questo passa in secondo piano. Il mio problema ha un nome e cognome... e anche quello di Charles.

<<Pensi che dovrei scrivergli io per prima?>> Maude mi si piazza di fronte con le braccia incrociate dopo che la diretta Sky ha trasmesso la faccia di Pierre mentre tornava in pit laine, dopo aver lasciato il monoposto sulla griglia, come tutti gli altri.

<<Pierre?>> gli chiedo stupidamente, ma in mia discolpa la mia testa è da un'altra parte con un certo monegasco. Maude mi guarda interrogativamente chiedendosi se sia seria o meno <<Come vuoi.>> le risponde <<Se vuoi scrivergli fallo, non siamo più nel mille e ottocento.>>

<<Lo so, ma credo che per lui sia solo sesso.>> devo leggere il suo labiale per capire le ultime parole essendo in un luogo pubblico, e purtroppo per me si tratta ancora di questo argomento.

Mi sforzo di capire il suo ragionamento ma per quanto lo faccia non ha mai senso <<Non lo è anche per te? Non mi hai mai parlato di sentimenti.>> in risposta alza gli occhi al cielo.

<<Certo, lui è troppo impegnato per i miei gusti. Ma questo non vuol dire niente.>>

<<Ah no?>>

<<Certo che no, Evelyn!>> esclama subito, respingendo questo pensiero. Io continuo a non capire <<è chiaro che mi piace solo esteticamente, ma se gli scrivo io potrei pensare che dopo ieri non è più così, invece se mi scrive lui entrambi abbiamo la conferma che invece lo è.>>

Annuisco facendo finta che il suo concetto sia perfettamente chiaro, quando in realtà non lo capisco affatto. Non dovrebbe essere la stessa cosa? Da quanto ne so entrambi non cercano niente di serio, anche perché si sono lasciati più o meno nello stesso periodo, che risale a poco più di un mese fa. Per loro dovrebbe essere facile parlare, ha differenza di qualcun altro.

Conoscendo Maude sono convinto che anche parlandole non cambierebbe il suo punto di vista, perciò ritengo inutile sprecare parole a caso in questo momento. Piuttosto preferisco sentirla lamentarsi più tardi in hotel quando non si incroceranno neanche a volerlo, dovendo prendere due aerei ad orari diversi e ovviamente lei iniziare il suo monologo in cui ha appena perso l'opportunità di avere qualcuno nel suo letto che non voglia incastrarla in una relazione.

<<Tu e Leclerc invece, avete parlato?>>

<<Oh, mi stanno cercando.>> indica con un dito un punto fuori dal garage a caso e senza aspettare che lei guardi verso la direzione che le ho indicato prendo a camminare per uscire fuori di qui. Diciamo che questo non è il modo migliore per svignarmela, ma non ho intenzione di parlare di lui, almeno queste due ore. Ultimamente -nel senso di questi ultimi due giorni- ho notato che quando sono con lui la mia vita, i miei pensieri, i miei impegni vengono tutti messi in secondo piano e l'unica cosa che faccio è far ruotare tutto intorno a lui, cosa che non va affatto bene. Ho imparato da poco a distaccarmi dai miei genitori per vivere la mia vita, l'ultima cosa di cui ho bisogno è sviluppare una dipendenza da relazione verso di lui. Assolutamente no.

<<Non puoi ignorare le mie domande!>> esclama Maude seguendomi.

<<Non sto ignorando niente.>> rispondendo iniziando a camminare verso la parte della pit laine dove sono già schierate le monoposto.

𝙌𝙪𝙚𝙡 𝙛𝙞𝙡𝙤 𝙧𝙤𝙨𝙨𝙤 // Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora