Quando sono arrivata in camera mi sono addormentata quasi immediatamente, il volo non è stato particolarmente stancante ma tutta la giornata di ieri si.
Questa mattina mi sono svegliata con la vista della galleria di Milano già da un'oretta. Il programma di oggi iniziava alle dieci con la visita della città insieme a mio padre, mio zio e molto probabilmente anche Charles. Non c'erano altre persone della scuderia, perciò eravamo solo noi. Certo sicuramente incontreremo altri conoscenti domani, ma nessuno con cui organizzeremmo un uscita per andare a mangiare qualcosa.
Dopo averci pensato a lungo indosso un vestito bianco a maniche lunghe abbinato ad un cappotto lungo beige e dei tacchi di pelle a stivali. I capelli invece gli arriccio in onde molto morbide che cadono sotto il seno. Sono di buon umore sta mattina e se il buongiorno si vede veramente dal mattino prevedo una bella giornata. Dopo aver controllato l'orario per regolarmi, mi dedico al trucco. Ho un altro quarto d'ora. Anche per il trucco decido di rimanere sul semplice: eyeliner, mascara, blush e lucida labbra trasparente. Preferisco i lipgloss ai rossetti, credo che mi risaltino maggiormente le labbra.
Prima di uscire dalla stanza chiamo mio padre per sapere se sono pronti o meno, e quando mi dice che in realtà mi stanno aspettando tutti e tra al piano di sotto rimango un attimo perplessa. Sono stata puntuale però.
Scelgo una piccola borsa a spalla Louis Vuitton marrone e ci metto dentro telefono, chiavi, lucidalabbra, un pacco di fazzoletti e un ricarica del profumo che ho messo oggi; Dior, semplice ma fantastico.
Poi esco dalla stanza con calma, sono loro tre quelli in anticipo. Mentre sono in ascensore a farmi una veloce foto mi viene in mente Nicole. Appena ho un momento libero la chiamo sicuro. Quando arrivo nella Hall mi guardo un attimo intorno e scorgo i miei tre uomini per questi giorni seduti su uno dei divanetti.
Gli raggiungo e loro interrompono subito il loro discorso molto interessante sul calcio. Il primo ad alzarsi è mio padre che mi saluta con i soliti due baci sulla guancia <<Sei stupenda stella.>> mi elogia.
<<Grazie papà.>> gli sorrido sincera <<Andiamo?>> domando poi ai due ancora seduti. Annuiscono e poi si alzano salutandomi anche loro con i due baci sulla guancia. Con zio tutto normale con Charles un po' meno. Indossa solo una felpa nera Givenchy e dei pantaloni a sigaretta color verde militare eppure è sempre bellissimo.
Distolgo con fatica lo sguardo e poi usciamo fuori dall'hotel per iniziare questa lunga giornata. Abbiamo alcune cose divertenti da fare quindi meglio iniziare. L'hotel si trova nel mezzo della galleria quindi iniziamo il "tour" proprio di qui. Una delle cose che più mi affascina di questa galleria è il soffitto in vetro, non penso di aver mai visto un centro storico così. La galleria è elegantissima e rifinita in modo straordinario e i negozio chiamano il mio nome ogni volta che ci passo davanti. Non è la prima volta che vengo a Milano ma ogni volta è sempre come se lo fosse, poi farlo con Charles a un passo di distanza è ancora meglio.
Avendo decido di fare colazione fuori scegliamo di sederci al bar Campari, dove chiediamo un tavolo all'interno per evitare di essere disturbati. Abbiamo meno possibilità di essere fotografati mentre mangiamo. Quando succede è sempre divertente perché quando noti i telefoni rivolti verso di te le persone si nascondono per essere stati beccati. Per me sono le migliori risate.
Mentre aspettiamo il nostro ordine decidiamo cosa fare dopo. Questa è la mia terza volta a Milano eppure non sono mai riuscita a visitare da dentro la Scala di Milano. Non avrò ereditato la passione della danza da mia madre ma i balletti a teatro mi hanno sempre affascinata, eppure non sono riuscita a vederne nemmeno uno. Quando dico loro che vorrei andare a visitare la Scala di Milano hanno tutti e tre reazioni diverse.
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𝙌𝙪𝙚𝙡 𝙛𝙞𝙡𝙤 𝙧𝙤𝙨𝙨𝙤 // Charles Leclerc
FanfictionLa leggenda del "filo rosso del destino" narra che ognuno di noi nasce con un invisibile filo rosso legato al mignolo della mano sinistra. Questo filo ci lega indissolubilmente alla persona cui siamo destinati: il grande amore, per noi occidentali l...