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L'evento di lancio per la mia nuova linea di prodotti per la pelle, in collaborazione con una delle migliori marche in circolazione, secondo i miei gusti, è terminato da un oretta. Non scherzavo quando dicevo che sono ossessionata con le skin care e cose di quel genere. La mia linea era a tema, come mi piaceva definirlo "caramelloso", essendo un amante sfegatata di esse sin da quando ero una bambina, quindi per effetto domino anche la location che avevamo utilizzato era piena cesti, boccali e buste di caramelle di ogni tipo.

Io, Charles, Molly, Glen e Melissa stavamo per andare via da un uscita secondaria, essendo riusciti a mantenere discreta la presenza del mio "accompagnatore" non mi sembrava il caso di esporlo adesso uscendo dall'uscita principale. Quest'ultimo aveva passato queste ore in compagnia del mio team, che solitamente non erano esposti alle telecamere durante eventi, interviste e tanto altro e per quanto mi sembrava a suo agio sembra che abbiano fatto una buona conoscenza. Da quello che mi hanno detto non sono state scattate foto verso o a loro personalmente, e l'unica possibilità che la presenza di Charles venga fuori sono le testimonianze dei presenti. Questo però non mi preoccupa, fino a quando non ci sono prove effettive da me si chiamano solo "rumors", e per quanti c'è ne sono sul mio conto questo non sarà un problema.

La prima cosa che faccio appena metto piede dentro casa è togliermi i tacchi azzurri di oggi e non perché mi diano particolarmente fastidio, ma perché non mi va di camminare in casa con delle scarpe sporche. Oh, a questo proposito... ho scoperto che anche Charles fa la stessa cosa in casa sua. Rimango così con i pantaloni del completo più lunghi di me, rischiando di cadere mentre mi dirigo nel mio bagno a lavarmi le mani, con la risata di Charles dietro di me che fa la stessa cosa dopo aver messo apposto il suo giubbotto. Prima di mettermi comoda raggiungo Charles all'uscita del secondo bagno e gli chiedo: <<Vuoi uscire o andare a visitare qualcosa?>> sono solo le 21:30 di sera e io personalmente mi butterei sul divano e rimarrei lì fino ad addormentarmi, ma non vorrei negare a Charles la possibilità di visitare la città o di passare del tempo insieme. In più le braccia e le gambe mi fanno ancora male dalla palestra di questa mattina.

<<Possiamo semplicemente guardarci un film, immagino tu sia stanca e onestamente anch'io, ho dormito poco sta notte.>> i miei occhi mi avranno tradita, ma fortunatamente la pensiamo allo stesso modo.

<<Non sei riuscito a dormire? Non sei di certo uno che non si addormenta se non è nel proprio letto. Altrimenti saresti un fantasma.>> beh, questo non è proprio possibile considerando che dorme su più letti diversi lui di chiunque altro.

Lui scuote la testa camminando verso la sua stanza, inconsapevolmente lo seguo <<Altri motivo non legati al letto.>>

<<Il caldo? A volte esagero con il riscaldamento.>> gli chiedo.

<<A questo non sono abituato, ma no, in realtà solo pensieri.>> mi risponde recuperando il suo cambio composto da pantaloncini di tuta e maglietta a mezza manica bianca, non lo chiamo pazzo solo perché ho già acceso i termosifoni e ho capito che gestisce poco bene il calore.

<<Va bene>> il mio segnale di andar via arriva quando esce dalla valigia un baio di boxer <<io vado a lavarmi, se finisci prima di me puoi iniziare a scegliere il film.>>

<<Dici sul serio?>> mi chiede con un ghigno.

<<Si, poi lo sceglieresti comunque tu, sono troppo indecisa.>>

<<A chi lo dici, probabilmente sono peggio di te.>> risponde passandomi di fianco per ritornare in bagno.

<<Molto bene.>> borbotto <<Buon bagno.>> gli dico prima di andare nella mia camera.

𝙌𝙪𝙚𝙡 𝙛𝙞𝙡𝙤 𝙧𝙤𝙨𝙨𝙤 // Charles LeclercDove le storie prendono vita. Scoprilo ora