Io e Maude avevamo deciso di andarci a prendere un gelato prima di ritornare alla nostra visita notturna e scendere proprio giù in spiaggia per goderci del sano iodio. Maude aveva tolto i tacchi restando a piedi nudi sulla sabbia e avevamo iniziato a camminare da qualche minuto nella pace della notte. Probabilmente la maggior parte delle persone era o nei locali o a dormire, essendo mezzanotte passate, ma noi avevamo deciso di astenerci dall'andare in mezzo alla folla, preferendo passare una serata solo noi due.
Ho sempre creduto nel destino e sono dell'idea che tutto accade per un motivo più grande, ma alcuni metri più avanti mi rendo conto che forse il mio di destino ha deciso di ritorcersi contro.
In quel momento preferivo essere assalita da un onda piuttosto che passare davanti al gruppo di testosterone che per lavoro guidavano una monoposto che andava a 300 kilometri orari.
Poco più avanti da dove eravamo noi c'erano questi ragazzi seduti sulla sabbia di cui le loro voci assomigliavano terribilmente a quelle che sentivo sempre nel paddock o durante le interviste, e quando alle mie orecchie arriva anche una risata famigliare so che non mi sbaglio affatto.. Da quello che riuscivo a capire probabilmente erano Pierre, Lando, Alex, Charles e Daniel... anzi sicuramente anche Daniel, perché ad un certo punto emette un urlo sbattendo la mano sul telo che era sotto di loro. Ovviamente, non si possono mica sporcare.
Comunque sia io non ho intenzione di salutarli, o meglio salutare Charles.
Blocco Maude nello stesso modo in cui lei aveva fatto con me prima, tirandole la mano e lei si ferma <<Torniamo indietro, adesso per favore.>>
<<Perché?>> mi domanda giustamente lei.
<<Perché sono stanca di camminare.>> le dico la prima cosa che mi viene in mente.
Lei annuisce stringendomi la mano <<Va bene, allora saliamo di lì.>> indica una scala dalla parte opposta da cui siamo arrivate. Ovviamente no, in questo modo passeremo proprio davanti a loro.
<<No, torniamo indietro.>>
<<Ma non ha senso.>> ridacchia lei <<La strada da fare sarebbe molta di più se tornassimo indietro, andiamo di qui dai.>> si gira per riprendere a camminare ma io la fermo di nuovo <<Che c'è adesso?>>
<<Non possiamo passare davanti a quei ragazzi.>> sputo fuori questa frase il più velocemente possibile. Lei mi guarda confusa non capendo di cosa parlo e dando una sbirciata dietro di lei per accertarmi che nessuno di loro ci stia guardando le dico <<Tra quelli lì c'è Charles e anche Daniel, un ragazzo che sicuramente non ti lascia andare facilmente.>>
<<Che inte->>
<<Che sicuramente dovremmo fermarci.>> le rispondo prima della domanda.
Lei si guarda dietro in maniera poco discreta e io alzo gli occhi al cielo accompagnato da un sbruffo, ma si fai pure <<Come fai a sapere che c'è Charles?>>
Le do uno sguardo tipo: "dici sul serio?" e lei annuisce <<Dalla voce.>> rispondo in maniera fin troppo ovvia. Non mi sto sbagliando, affatto.
<<Se lo dici tu.>> questa è la sua risposta prima di riprendere a camminare stringendomi la mano per accertarsi che la segua.
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𝙌𝙪𝙚𝙡 𝙛𝙞𝙡𝙤 𝙧𝙤𝙨𝙨𝙤 // Charles Leclerc
FanfictionLa leggenda del "filo rosso del destino" narra che ognuno di noi nasce con un invisibile filo rosso legato al mignolo della mano sinistra. Questo filo ci lega indissolubilmente alla persona cui siamo destinati: il grande amore, per noi occidentali l...