<<Cosa fai nel tempo libero?>> mi domanda continuando a mangiare il suo cibo.
<<Le solite cose.>> per la maggior parte del tempo guardo Nick mangiare e ogni mi permetto di farlo anch'io.
<<Io decapito i peluche.>> dice lui.
<<Oh... veramente?>> cerco di fingermi per niente scioccata e mi limito a continuare a parlare.
<<No.>> scolla le spalle <<Che musica ascolti?>>
<<Un pò di tutto in realtà. In particolare però pop e rock, sia moderno che non.>> sotto al tavolo continuo a scrocchiarmi le dita, anche se in realtà non fanno più alcun rumore, e stringo le mani insieme per cercare conforto <<Tu invece?>>
<<Si anch'io.>> si pulisce la bocca col tovagliolo e poi mi domanda semplicemente <<Sei fidanzata?>>
Ridacchio imbarazzata e a disagio, e mi limito a dire <<Non ancora.>>
<<Bene.>> non so cosa voglia dire ma non ho intenzione di chiedere.
Per paura che si crei il solito silenzio imbarazzate che mi fa andare in crisi, chiedo <<Quando vai via?>>
<<Tu quando lo fai?>> credo di voler sparire il più in fretta possibile. Perché è così strano?
<<Lunedì.>>
<<Mattina o pomeriggio.>>
<<Pomeriggio.>> mi obbligo a sorridere.
<<Qual'è la tua meta?>> incrocia le braccia al petto.
<<Maranello, riparto con la mia famiglia.>>
<<Ah, si?>> chiede sorridendo <<E dove andate?>>
<<Bahrain, per il primo gran premio di formula uno.>> stringo primo un pugno poi l'altro, poi un dito alla volta prima di stringerle ancora insieme.
<<Quindi segui la formula uno... E per quale squadra tifi?>>
<<Ferrari.>> rispondo velocemente, senza dirgli che si dice scuderia, non squadra <<Adesso devo tornare in camera, scusami.>> gli dico alzandomi velocemente dal tavolo.
<<Hai ancora tutto il cibo nel piatto.>> si rende conto.
<<Si... è che sono agitata per domani, sai com'è.>> gesticolo recuperando la mia borsa <<E poi fra mezz'ora devo incontrarmi con i miei amici.>> concludo pronta ad andare via.
<<Allora possiamo vederci sta sera.>> afferma <<Sono fuori dalla tua stanza alle otto. Indossa qualcosa di carino.>> io indosso sempre qualcosa di carino.
Faccio finta di non aver sentito la sua ultima osservazione e pensando che è comunque il fratello di Nicole mi limito ad annuire prima di andare via. Ha solamente un carattere diverso, mi basterà conoscerlo.
***
In realtà non dovevo incontrare proprio nessuno, era solo un modo per andare via educatamente, anche perché Molly la mia stilista, Melissa la mia makeup artist e Glen il mio parrucchiere erano fuori per un breve corso che avevano prenotato qualche settimana fa. Perciò a due ore dall'incontro con Nick sono seduta sul letto in attesa che qualche miracolo annulli la serata.
C'è una parte di me che vuole conoscere finalmente il ragazzino visto solo una volta nella mia vita, ormai anni prima e l'altra parte che non riesce a muoversi per l'ansia di quello che sarà. Ho ansia di tutto. Ho ansia di vestirmi come al mio solito per paura che pensi che mi sono vestita bene apposta per questa uscita, ho ansia dei discorsi che affronteremo, ho ansia perché ho paura che ci siano dei silenzi imbarazzanti e ho ansia per l'impressione che gli farò.
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𝙌𝙪𝙚𝙡 𝙛𝙞𝙡𝙤 𝙧𝙤𝙨𝙨𝙤 // Charles Leclerc
FanfictionLa leggenda del "filo rosso del destino" narra che ognuno di noi nasce con un invisibile filo rosso legato al mignolo della mano sinistra. Questo filo ci lega indissolubilmente alla persona cui siamo destinati: il grande amore, per noi occidentali l...